22 Novembre 2024
Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti e TEHA Group, in occasione della 13ª edizione del Forum WPP | The European House - Ambrosetti è stato intervistato da Il Giornale d'Italia
Cosa è emerso dalle vostre indagini?
"Sono molti numeri, molte evidenze e molti dati. Teha WPP da 13 anni presenta un rapporto sulla rilevanza della comunicazione per lo sviluppo sostenibile. Quest'anno il focus è stato posto sulla sostenibilità sociale e quindi sulle implicazioni importanti di questo aspetto in un Paese come il nostro che ha il minor numero di laureati fra tutti gli altri comparabili paesi europei, che ha una partecipazione femminile al lavoro più bassa d'Europa, che ha i giovani sotto i 17 anni più incarcerati d'Europa, in proporzione ovviamente alle relative dimensioni, un Paese che ha il più grande analfabetismo funzionale tra gli studenti, il più grave abbandono scolastico tra gli studenti rispetto ai comparabili europei e quindi con tanti aspetti su cui agire. Dall'altro lato abbiamo una straordinaria bontà nel nostro Paese, siamo la nazione con il maggior numero di aziende sociali non for profit, siamo la nazione con il maggior numero di volontariato, di collaborazioni Cooperative e questi sono elementi importanti su cui agire e su cui costruire. La comunicazione ha un ruolo centrale perché si deve poter valorizzare tutto questo asse, ingaggiare le filiere, stabilire un percorso di valorizzazione complessivo di questo potenziale impatto. Siamo molto orgogliosi di avere sollevato il tema e di avere celebrato progetti importanti come PizzaAut e tanti altri che incidono in modo significativo sullo sviluppo positivo del Paese."
Durante il suo intervento ha parlato della possibilità di default. Cosa può dirci a riguardo?
"Ho presentato dei dati che dimostrano come le piccole e medie imprese che non attivano progetti di impatto sociale hanno sei volte la possibilità di fallire in più rispetto alle altre che lo fanno, mentre per le grandi imprese questo moltiplicatore è pari a 4,5. Quindi fare investimenti di impatto sociale fa il bene della società, evidentemente, ma fa anche il bene della sostenibilità del modello di business e dello stato di motivazione dei dipendenti."
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