13 Novembre 2024
Mariafrancesca Serra, responsabile nazionale di Donne Coldiretti, in occasione della seconda edizione del Premio "Amiche per la terra - Storie di donne che nutrono il mondo", è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.
"Amiche per la terra, storie di donne che nutrono il mondo". Qual è l'importanza sociale di questo premio?
"Un'importanza fondamentale per il riconoscimento del lavoro che le donne svolgono nel ruolo dell'agricoltura. Un ruolo sempre più presente all'interno del nostro settore. Infatti, un terzo delle aziende agricole è condotto da donne e il lavoro proprio nei campi rappresenta un lavoro femminile. Siamo nella top ten dei lavori femminili e questo premio esalta la creatività, l'innovazione e tutto quello che le donne riescono a portare con il loro contributo all'interno delle loro aziende, trasformandole e innovandole."
Quali sono le principali sfide che affrontano le donne in agricoltura e come si possono superare?
"Sicuramente ci sono ancora tante sfide che noi stiamo affrontando. Una tra tutte è quella dei pregiudizi che ci sono ancora nel ruolo della donna nel poter affrontare dei lavori manuali che richiedono forza. Un'altra battaglia che stiamo portando avanti è quella di poter aumentare un sussidio di maternità, perché oggi nel 2024, non possiamo ancora scegliere se decidere di far famiglia o portare avanti le nostre aziende. Quindi il mio impegno, l'impegno di tutte le donne che mi stanno a fianco, è quello di dare l'opportunità alle donne di poter svolgere questo lavoro al pari merito della nostra controparte maschile."
Come Coldiretti lavora per attrarre le giovani generazioni e promuovere le carriere agricole?
"Coldiretti crede tantissimo nei giovani e soprattutto nelle donne. Non è il solito pinkwashing che si può sentire nelle altre aziende. Coldiretti crede nella figura della donna, infatti il nostro coordinamento donne esiste dal 1954, quindi stiamo parlando di un'epoca dove neanche si parlava della donna e Coldiretti tuttora promuove la figura della donna portandola all'interno delle istituzioni, dei ruoli apicali. Non per altro ci sono tantissime donne che come me, anche qui all'interno di Coldiretti portano avanti diversi messaggi e quello che fa è dargli spazio, ma anche tantissima formazione, perché senza la formazione non si può andare oltre."
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