13 Novembre 2024
Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, in occasione della seconda edizione del Premio "Amiche per la terra - Storie di donne che nutrono il mondo", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
"Amiche per la terra. Storie di donne che nutrono il mondo" Come nasce l'idea di questo premio?
"L'idea del premio nasce per dare visibilità sempre di più alle nostre imprenditrici, in termini di capacità e soprattutto di lungimiranza. In tante filiere produttive si va dal sociale all'accoglienza, al settore vitivinicolo, ma diciamo in tutte le filiere si stanno distinguendo per capacità. Una volta, le donne in agricoltura erano coadiuvanti del lavoro dell'uomo, oggi in agricoltura le donne sono protagoniste di tutto ciò che riguarda sia il mercato interno, ma sempre di più anche la capacità di esportare le nostre eccellenze. Non a caso, un imprenditore su tre oggi è donna. Ma sono quelle aziende che investono in termini di sostenibilità, investono in termini di bellezza del prodotto per come viene presentato, investono anche su l'accoglienza che per noi è di fondamentale l'importanza. Tutti i dati ci dicono che sempre di più i cittadini provenienti da altri paesi scelgono l'Italia proprio per quella che è l'offerta che a loro viene garantita in termini di degustazione enogastronomica. Quindi, da parte nostra una sola volontà, quella di affiancarle, sostenerle e farle crescere sempre di più."
Guardando al futuro, si svilupperanno nuove iniziative per supportare le donne in agricoltura?
"Io penso che sia fondamentale creare iniziative sia di carattere fiscale, sia di sostegno economico, esattamente come avevamo fatto anche per quanto riguarda i giovani, nello specifico dedicato alla figura imprenditrice della donna. In questo modo noi siamo convinti che grazie al lavoro puntuale che le nostre donne faranno, l'agricoltura ne andrà a beneficiare, ma anche la bellezza dell'ambiente nel quale noi viviamo. I nostri agricoltori hanno fatto un lavoro straordinario negli ultimi decenni. Noi possiamo fare ancora di più nell'implementare quelle che sono i soggetti e le figure che operano nel contesto agricolo. Mi ripeto le donne sotto questo punto di vista sono fondamentali."
Quindi la crescente influenza delle donne in questo contesto può cambiare il futuro del settore agricolo in qualche modo rinnovandolo?
"Sì assolutamente. Si parla di un'attenzione per quanto riguarda un modo di far percepire l'agricoltura. Abbiamo parlato di imprenditoria, parliamo anche di quello che è un ruolo che appartiene da sempre alla donna per quanto riguarda una capacità legata alla comunicazione. Se questa potesse essere fatta in modo ancora più significativo all'interno delle scuole primarie noi siamo convinti che daremo quegli strumenti per i quali i bambini di oggi che diventeranno i consumatori del domani, potranno fare delle scelte consapevoli rispetto a quello che sarà un modello che premia la loro qualità di vita."
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