11 Ottobre 2024
Pierre Cordier, CEO di Groupama, in occasione del Tomorrow Speaks 2024 ha dichiarato:
"Suggerisco una definizione un po' eterodossa del dato. In realtà il dato viene definito, oltre alla solita definizione di informatica, da due fattori importanti: l'uso e le modalità di accesso, ossia le tecnologie di accesso. Per uno che non sa leggere, un libro non è un dato, non contiene dati. La prima cosa che emerge non è il patrimonio, ma cosa vogliamo fare? A che domanda vogliamo rispondere? Se la domanda non è chiara, il dato non c'è. Questo detto, oltre alla solita dicotomia fra dato strutturato e dato non strutturato, possiamo dire che, in particolare tramite i modelli linguistici, noi, essendo fra i più grossi produttori di letteratura grigia al mondo a parte i ministeri pubblici e produciamo circolari e regolamenti interni, anche noi ogni tanto facciamo fatica ad orientarci. Oggi anche questo patrimonio non strutturato viene reso fruibile tramite modelli linguistici che permettono di trasformare questo dato non strutturato emulando la strutturazione. Non serve neanche più strutturarlo. Quindi, primo fattore, effettivamente i modelli linguistici ci permettono di mettere a disposizione, in un uso relazionale, la semplificazione della vita dell'utente, dall'amministratore delegato al cliente, all'agente, al collaboratore, al gestore, al liquidatore, chiunque in una compagnia di un millefoglie generazionale, di letterature che ad oggi rappresentano un ostacolo e impediscono la linea dritta fra la domanda e la risposta. Quindi guadagnare tempo significa per noi guadagnare soldi. Secondo tema, il principale ostacolo al tirare fuori gli elementi utili del patrimonio sono i soldi perché costa molti soldi. Significa quindi che se uno ha un sistema tutto on premise ha l'ostacolo della capacità. Se vuole mettersi fra le mani dei provider di cloud service deve scegliere bene una formula agnostica per non essere prigioniero ad vitam di uno che rialza la fattura ogni anno per tirare più sangue dal cadavere. E in realtà oggi le tecnologie, ossia il secondo canale che all'inizio definiva il dato, ci permettono di pesare un po' diversamente le problematiche. Faccio solo un accenno a un'evoluzione tecnologica che ci che ci pare molto promettente, quella del cambiare il modello CPU basato sulla carta grafica la cui potenza di calcolo determina la capacità di usufruire dei dati anche senza investire ammontare giganteschi nella nuova definizione di un impianto complessivo. Quindi vuol dire che le tecnologie avanzano e ci aiutano anche a posare delle domande che prima non esistevano neanche."
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