Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Prandini (Coldiretti): "80 anni di storia e ricordi, generiamo €620 mld con 4 mln di occupati; obbligo di origine cibo come elemento di trasparenza per i consumatori"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti: "Cibo di qualità nelle mense scolastiche per un'educazione alimentare; indispensabile coinvolgere i giovani per implementare la filiera agricola"

08 Ottobre 2024

Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, in occasione della celebrazione degli '80 anni di Coldiretti alla presenza del Presidente della Repubblica' ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:  

"80 anni di storia, 80 anni di ricordi. Il nostro padre fondatore Paolo Bonomi, persona straordinaria che ottenne la più grande riforma in ambito agricolo che l'Italia ha avuto. Un esempio anche per il resto d'Europa con 3,6 milioni di ettari che vennero sottratti ai grandi latifondisti o terreni che non venivano lavorati per destinarli a quelli che all'epoca venivano definiti mezzadri e vennero trasformati in agricoltori, contadini. Un riscatto di carattere sociale ed economico che ha riguardato il nostro settore. Il nostro comparto oggi genera un valore complessivo di 620 miliardi con 4 milioni di occupati."

Qual è l'approccio di Coldiretti alle numerose calamità naturali, tra alluvioni e siccità, che hanno colpito molte regioni d'Italia nell'ultimo periodo?

"Purtroppo i danni di carattere economico a causa dei cambiamenti climatici sono evidenti anche nel 2024. Nel 2022 avevamo sommato un danno complessivo di 6 miliardi, nel 2023 di 6 miliardi e mezzo. Nel 2024 8 miliardi e mezzo, e non è ancora terminato. Sotto questo punto di vista bisogna creare le condizioni per le quali i sistemi assicurativi coprano sempre di più il lavoro dei nostri agricoltori. Bisogna avere lungimiranza, investendo in quelle infrastrutture che sono indispensabili per dare certezza al lavoro dei nostri agricoltori, come i bacini di accumulo che servono nel trattenere l'acqua piovana quando piove. Oggi ne tratteniamo solo l'11%. Aumentare questa capacità in termini di trattenuta, significa sviluppare anche le energie rinnovabili, come l'idroelettrico ma soprattutto garantire la capacità produttiva ed evitare che questi danni si possano ripetere."

Avete avviato una campagna per introdurre l'etichettatura obbligatoria a livello europeo, cosa ci può dire?

"Diventa fondamentale riuscire a espandere quello che abbiamo fatto in Italia nel 2015 con l'introduzione dell'obbligo dell'origine su alcune filiere produttive che poi siamo riusciti ad estendere, portarlo anche a livello europeo. Proprio per questo motivo abbiamo raccolto ad oggi 300.000 firme. Siamo convinti che entro la fine dell'anno riusciremo a traguardare il risultato del milione di firme in tanti altri Paesi in Europa, per dare certezza e corrette informazioni ai cittadini e consumatori. L'obbligo dell'origine non è una cortesia che viene fatta agli agricoltori, ma un elemento di trasparenza nei confronti dei cittadini e consumatori che devono essere sempre consapevoli rispetto a quello che acquistano. Se noi riusciremo ad ottenerlo vuol dire che l'agroalimentare italiano potrà crescere ancora di più perché c'è fame di prodotti italiani in tutti i mercati a livello mondiale. Basti pensare che l'Italian sounding vale più di 120 miliardi e il 2024 che si caratterizzerà per un anno di grandi risultati sulle esportazioni del vero prodotto agroalimentare italiano, arriverà a 70 miliardi. Abbiamo uno spazio enorme da poter conquistare."

Un tema molto attuale oggi è l'educazione alimentare. Come possiamo promuovere una corretta cultura del cibo?

"Oggi andremo a proporre alle nostre istituzioni di implementare l'attività all'interno delle mense scolastiche. Noi dobbiamo vedere i bambini come un qualcosa che va custodito rispetto anche al grande tema legato all'obesità che purtroppo va a tanagliare anche un sistema di sicurezza e di aumento della spesa esponenziale per quanto riguarda il settore della prevenzione nel settore medico. La corretta alimentazione in questo può intervenire. Le mense scolastiche devono essere un luogo in cui tutti i bambini possono accedere a un cibo di qualità, ma diventa anche un elemento educativo per difendere la nostra biodiversità e distintività, per insegnare l'importanza della stagionalità infine evitare che ci sia spreco all'interno della filiera agroalimentare. Quindi tutto ciò che riguarda l'educazione è di fondamentale importanza."

Ieri alla Giornata Economica ha dichiarato quanto è importante rafforzare le nostre filiere dall'interno. Quindi è importante far sì che i giovani entrino all'interno del settore agricolo?

"Noi riteniamo che i giovani sono fondamentali per quanto riguarda lo sviluppo dell'agricoltura. Gli aspetti di carattere tecnologico, l'agricoltura di precisione, l'utilizzo dei dati dei droni, dei satelliti e della sensoristica, grazie ai giovani può esplodere in termini di positività nel tracciare quello che avviene nella filiera agroalimentare, anche in questo caso nel dare giuste informazioni poi ai cittadini e consumatori, ma nell'essere sempre più sostenibili nei processi produttivi. Riteniamo che se la formazione viene attenzionata in modo lungimirante nel nostro Paese, l'agroalimentare e l'agricoltura possono essere il settore che ne va a beneficiare maggiormente, quindi il coinvolgimento dei giovani diventa indispensabile. Grazie all'agricoltura noi siamo convinti che possono avere un futuro fatto di soddisfazioni, di impegno e di un giusto riconoscimento, cosa che purtroppo negli anni passati spesso e volentieri sotto un punto di vista economico, è mancato."

 

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti