18 Settembre 2024
Luca Remmert, Presidente di NEVA SGR, in occasione dell'evento "La prossima Sfida: da NEVA First a NEVA II" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"E' una bella sfida, giusto chiamarla sfida, perché dopo il successo del primo fondo da 250 milioni lanciamo questo nuovo fondo da 500 milioni di euro. Abbiamo alzato l'asticella sicuramente, ma siamo pronti.
Siamo convinti di riuscire a fare un bel lavoro sull'esperienza del primo. Il primo fondo è andato molto bene, e questo fondo sull'esperienza del primo si fonderà fondamentalmente su quattro pilastri: life science, transizione digitale, transizione energetica e mondo del manufacturing dell'aerospazio. Noi, investendo in società di questi quattro settori prevalentemente, vorremmo riuscire a rendere ai nostri investitori i soldi delle quote con un effetto moltiplicatore, ma abbiamo l'ambizione e il desiderio di far sì che investendo in aziende che lavorano in questi settori si riescano anche a trovare delle soluzioni ai grandi problemi del mondo.
Perché quando parliamo di medicina cellulare, quando parliamo di cure oncologiche, o di aerospazio, o di carbon capture, di energy storage, di energie rinnovabili è li che stanno effettivamente i grandi problemi della nostra attualità."
Quindi, queste sono le vostre prospettive riguardo al valore e alla crescita?
"Si, queste sono le nostre prospettive riguardo al valore e alla crescita e noi pensiamo che investendo in società di questi settori, queste società possano avere, con l'iniezione anche dei nostri capitali, una crescita importante e che quindi possano trovare delle soluzioni a questi problemi che sono i grandi problemi di questo tempo."
Quindi in che cosa investirete?
"Noi investiremo in in società; cercheremo delle società. Adesso siamo in una fase di found racing e quindi dovremo raccogliere quei 500 milioni. Partiamo molto bene perché abbiamo una dote di 200 milioni di Intesa Sanpaolo che ha voluto raddoppiare l'investimento del secondo fondo e quindi questa è una manifestazione di grande fiducia nei nostri confronti che ci piace molto e che ci responsabilizza anche molto. E poi dovremmo raccogliere gli altri 300 milioni sul territorio quindi da investitori istituzionali ma anche da singoli cittadini, dal mondo del private banking, e quant'altro. Questi soldi verranno appunto investiti in società ad alto contenuto innovativo, tecnologia e innovazione. Questi sono i pilastri su cui si basa la scelta delle nostre società. Investiremo in società in tutto il mondo e la ricerca di queste società è quello che ci impegnerà di più proprio perché cercheremo speriamo di trovare "l'unicorno", ma speriamo di trovare anche delle società che abbiano dei programmi di crescita molto ambiziosi, molto veloci e molto precisi."
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