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Catastini (Fondazione Maire): "Transizione energetica e inclusione sociale, attenzione particolare a donne e minoranze"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Ilaria Catastini, Direttrice Generale della Fondazione Maire: "Nel settore energetico solo il 16% è donna, vanno avvicinate per giocare un ruolo importate"

17 Settembre 2024

Ilaria Catastini, Direttrice Generale delle Fondazione Mairein occasione del dibattito "Transizione energetica come opportunità di inclusione lavorativa e sociale" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"È una ricerca che abbiamo sviluppato su 12 paesi in 4 continenti, intervistando oltre 2000 persone e cercando di capire le diverse percezioni dell'importanza e dell'urgenza di formare le competenze per la transizione energetica. Perché è evidente che il cambiamento che abbiamo di fronte e che dobbiamo affrontare è epocale dal punto di vista economico, sociale e culturale quindi la creazione di queste competenze è fondamentale ed è anche un aspetto estremamente urgente, perché gli obiettivi climatici che devono essere raggiunti sono molto vicini. Quindi stiamo lavorando su questo, il nostro è un tema sicuramente di sensibilizzazione rispetto a questo argomento ma anche concreto e fattivo di esempio perché stiamo cercando di fare dei corsi, di lanciare delle iniziative che ovviamente si rivolgono in generale agli studenti, anche a persone che sono già inserite all'interno del mondo di lavoro, ma con un'attenzione particolare alle donne e alle minoranze proprio perché riteniamo che la transizione energetica possa avere anche un ruolo in termini di inclusione sociale."

In generale qual è l'impegno e il ruolo di Fondazione Maire?

"Il ruolo di Fondazione Madre è proprio quello di cercare di costruire un profilo di un ingegnere, come lo chiamiamo noi, umanista, del futuro, in grado di sviluppare quelle soluzioni che sono necessarie per combattere il cambiamento climatico e quindi sviluppare un'economia completamente nuova, a basso impatto carbonico, e una transizione da un'economia lineare a un'economia circolare."

Quanto è importante il ruolo della donna nella transizione energetica?

"Lo è moltissimo, oggi nel settore energetico soltanto il 16% delle persone addette è donna. E invece questa transizione ha la  necessità di occupare sempre più donne, quindi la formazione si deve rivolgere in modo particolare a loro, vanno avvicinate a questo settore, anche al mondo dell'ingegneria che è un mondo complesso che è stato per per molti anni un po un po maschile e che invece oggi sta riscoprendo sempre più il ruolo importante che anche le donne possono giocare."

 

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