16 Settembre 2024
Luigi Ferraris, Amministratore delegato di FiberCop, in occasione del Festival della Comunicazione di Camogli, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"FiberCop nasce come nuova realtà il primo di luglio e riceve in conferimento la rete di TIM e quindi oggi abbiamo un operatore wholesale indipendente sganciato dalla Tim stessa con 24 milioni e più di chilometri di linee che ne fanno sicuramente uno dei principali player in termini di dimensione a livello europeo. Abbiamo 20.000 dipendenti e stiamo scrivendo una governance che ci consentirà di essere una società pienamente operativa, già lo siamo diciamo dal punto di vista tecnico operativo, ma come società complessiva andremo a comporre la squadra entro i prossimi mesi, quindi direi che sono alcuni mesi di avvio, rodaggio e messa a punto della macchina."
A livello di conto economico, seppur preliminare, quale potrebbe essere il fatturato e l'ultima riga del conto economico 2024 ipotizzando i dodici mesi pieni?
"Direi che adesso è un po' prematuro ma è certamente un'azienda che viaggia intorno ai 4 miliardi di euro di fatturato. Quello che conta, credo e mi sembra molto importante, è il fatto che siamo partiti immediatamente con gli investimenti. Quindi abbiamo approvato il Consiglio di Amministrazione come primo atto, un piano di investimenti per il secondo semestre pare €1,4 miliardi. Questo è un segnale molto forte che denota il commitment da parte degli azionisti, KKR in primis. Non solo ha permesso di realizzare questo progetto di separazione della Rete ma ha anche contribuito in maniera fattiva all'accelerazione di investimenti."
Per gli investimenti €2,3 mld dovrebbero arrivare dal PNR?
"Siamo assegnatari di 2,3 miliardi di euro e quindi da un punto di vista dell'avanzamento direi che siamo in linea coi tempi. Abbiamo avuto qualche criticità sulla Sardegna che stiamo risolvendo, ma mi sento di poter dire che oggi siamo in linea con tutti i target e a fine anno lo confermeremo."
Primi 100 giorni siamo a 72 giorni: quale potrebbe essere l'output che ti aspetti a fine di questo periodo?
"Sono 100 giorni importanti dove più di tutto bisogna conoscere l'azienda in cui si è arrivati. Credo che una delle prime risultanze, secondo me estremamente utili, interessanti e fondamentali, è il fatto che abbiamo un patrimonio umano di competenze molto forte che a mio avviso va valorizzato e realizzato. Ci sono molte aspettative all'interno, faremo di tutto per onorarli, per fare in modo che vengano realizzate. Stiamo lavorando alacremente sull'organizzazione, sulla rivisitazione dei processi. Ricordo che il passaggio fondamentale è che dal 1º luglio in avanti non siamo fornitori all'interno di un'azienda, ma siamo sul mercato, siamo un operatore indipendente e quindi la prima cosa da perseguire il è il cambio di mentalità e di mindset per poter realizzare anche un'attitudine commerciale che magari inizialmente non è non era all'interno del DNA di questa azienda."
Quale potrebbe essere il modello commerciale di go to market previsto nell'anno prossimo?
"Noi siamo un'azienda indipendente sul modello di altre realtà di altri settori infrastrutturali, dove dobbiamo essere in grado di poter offrire servizi e contenuti a tutti diciamo a parità di condizioni. È chiaro che la priorità numero uno per noi oggi è contribuire alla digitalizzazione del Paese e questo passa attraverso la costruzione di nuova fibra ottica ultraveloce e di realizzazione anche di progettazione tale da poter valorizzare questo asse."
Ecco, al riguardo ci può dare qualche flash di anticipazione sul piano industriale che varerete tra fine anno e inizio anno prossimo?
"Prematuro: c'è un piano che chiaramente è quello che è stato utilizzato dai nostri azionisti per effettuare l'acquisizione che per noi rimane il punto di riferimento chiave. Quello che andremo a fare adesso come è giusto che sia è calare operativamente questo piano all'interno della struttura e fare una sorta di sanity check per vedere quali sono i punti da migliorare e ottimizzare o eventualmente un paio."
Un paio di flash a livello territoriale?
"Il tema territoriale secondo me è essenziale, anzi più che un flash sul piano mi piace sottolineare che noi abbiamo delle persone sul territorio che fino a ieri si sono occupate soprattutto di risolvere problemi con le amministrazioni locali per poter realizzare l'opera. Da domani dovranno farsi anche propositori di nuove iniziative."
A livello di sistema è più efficiente un operatore più forte o più grande?
"Nel momento in cui si è fatto il salto dicendo che creiamo un operatore indipendente che poi è l'operatore principale perché tutta l'infrastruttura parte da Telecom di 30 anni fa. Beh credo che se si riescono a fare anche delle aggregazioni questo contribuisca a ottimizzare gli investimenti e soprattutto più che ottimizzare direi andare un boost ulteriore alla crescita di investimenti. Però va tutto valutato, quello che conta sono le regole del gioco ci possono essere più operatori, ce ne può essere uno. L'importante è che si operi in regole chiare. In fondo ci sono altre realtà. Pensiamo al mondo elettrico, dove a gestire la rete sono diversi operatori, soprattutto la media a bassa tensione. Dipende quali sono le regole del gioco. Per noi è importante che l'Autorità ha avviato un processo di rivisitazione delle regole di mercato che si venga considerati a pieno titolo operatori indipendenti."
Borsa: che probabilità ci potrebbe essere nei prossimi cinque anni?
"Molto presto da valutare. Lavoriamo sulla parte industriale. Non commettiamo l'errore di anteporre la finanza all'industria."
Tema cyber security, come sarà garantita?
"Sicurezza dati è molto importante. Siamo in una fase di migrazione da Tim a Fibercop, quindi c'è una fase anche di transizione. Ricordo che data la complessità dell'asset non la si realizza in pochi giorni ci vogliono mesi e anni di lavoro. Sulla cyber c'è massima attenzione, piena collaborazione con le istituzioni, e stiamo ovviamente rafforzando il team in modo da essere progressivamente indipendenti da questo punto di vista."
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