23 Agosto 2024
Fabrizio Palermo, Amministratore delegato di Acea, in occasione del Meeting di Rimini 2024, ha dichiarato:
Al giorno d'oggi l'acqua la diamo molto per scontata. Oggi noi siamo il primo operatore italiano sull'acqua e il secondo a livello europeo con 10 milioni di clienti, 56.000 chilometri di rete idrica e quasi 25 di rete fognaria. Siamo l'unico operatore anche presente all'estero ad esempio in Sud America in quattro Paesi e questo ci dà una un punto di vista privilegiato per guardare il tema dell'acqua.
Oggi l'acqua vuol dire a nostro avviso due cose: il primo è che ha un potere di sviluppo enorme perché l'acqua influenza circa il 20% del PIL direttamente tra settore agricolo, settore industriale, settore energetico e molte delle energie nuove compreso l'idrogeno si basano fortemente sul tema dell'acqua. Anche il nucleare di 4ª generazione alimenta un altro 20%; indirettamente l'acqua riguarda anche il tema del mare e il tema dell'inquinamento marino. Sostanzialmente l'inquinamento che deriva dalla terra per la mancanza di depurazione per l'afflusso di plastiche attraverso i fiumi nel mare e tutto il tema delle microplastiche e quant'altro.
Soprattutto è un settore che ha una ricaduta in termini di moltiplicatore sul PIL nazionale di circa tre volte. Per cui i lavori infrastrutturali sull'acqua sono lavori che hanno delle ricadute importanti sull'economia. Acqua vuol dire anche un'altra cosa: salute pubblica cosa che spesso oggi non è così nota.
Oggi l'acqua è sempre più un tema che deve essere controllato perché ci sono degli inquinanti importanti, come le microplastiche. Sono uscite ricerche anche del WWF che dicono che ogni settimana ognuno di noi ingerisce circa cinque grammi di plastica che significa 250 grammi l'anno. Tutto questo richiede un controllo, depurazione e quant'altro per rendere l'acqua sicura e potabile. Per cui sono due temi molto importanti per la vita umana: da un lato lo sviluppo, dall'altro proprio la qualità stessa dell'acqua.
Su questo noi siamo impegnati ma credo che il tema di quest'oggi sta diventando urgente perché da un lato è aumentato il consumo dell'acqua, perché è aumentata la popolazione a livello globale ed è aumentato anche la tendenza all'utilizzo dell'acqua. L'altro aspetto è che invece si è ridotta la disponibilità: si calcola circa un 20% si è ridotto rispetto al secolo scorso. Sono proiezioni di riduzioni importanti nel futuro, anche perché gli usi aumentano. Questo porta a un'analisi sulla struttura: e strutture, gli investimenti a livello europeo a livello globale sono totalmente inadeguati. Le infrastrutture sono vecchie perché si è dato troppo spesso per scontato che l'acqua era presente, si è sotto investito.
In Italia si sostituisce circa tre metri e mezzo di tubi per chilometro. Per sostituire le reti ci vorranno 250 anni a questo ritmo, per cui a buone conclusioni oggi siamo in un Paese che conta perdite idriche pari al 41% contro una media europea che è del 26%. Noi crediamo che questo sia un elemento strategico perché la disponibilità di acqua diventa un elemento di level playing field e cioè se si vuole avere un'industria competitiva in prospettiva la risorsa idrica deve essere presente e lo stesso riguarda chiaramente l'agricoltura e soprattutto in prospettiva anche per l'ambiente ma anche l'intelligenza artificiale: venti domande su ChatGPT portano a un consumo di mezzo litro d'acqua, per cui più si va verso l'intelligenza artificiale e più c'è un consumo d'acqua.
Si stima che circa le proiezioni crescita dell'intelligenza artificiale porteranno un incremento dei consumi a livello globale di 4 miliardi di metri cubi cioè quattro volte la consumo di un Paese come la Danimarca. Questo significa che bisogna muoversi. Qualcosa si sta facendo anzi iè stata lanciata una coalizione del G7 sull'acqua proprio recentemente; è stata lanciata una coalizione di tutti gli operatori di sci a livello mondiale per promuovere il tema dell'acqua. Il piano Mattei ha messo in uno dei pilastri uno sull'acqua. Però è iniziato un percorso molto importante per sostenere lo sviluppo del nostro Paese, ma in generale dell'Europa.
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