23 Aprile 2024
Maurizio Landini, Segretario generale CGIL in occasione dell'Assemblea dei fondi pensione negoziali 2024, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"I temi principali sono come estendere l'adesione a tutte e tutti i lavoratori, in particolare le nuove generazioni, affinché possano avere una pensione anche nel futuro. Questo significa sia migliorare la pensione pubblica, con una pensione di garanzia, sia favorire sul piano fiscale l'adesione e il funzionamento dei fondi. In questo senso c'è un secondo tema che si chiama investimenti nel nostro Paese come questi soldi, che sono soldi dei lavoratori e delle imprese, oltre a garantire un rendimento pensionistico, siano in grado di garantire anche nuovi posti di lavoro e il sostegno agli investimenti nel nostro Paese. Per questo noi pensiamo che ci sia bisogno di avanzare proposte che vadano in questa direzione, perché oggi la maggioranza di questi fondi vengono in realtà investiti all'estero, non utilizzati per far crescere il nostro Paese".
Perché i giovani si interessano poco a questo contesto?
"Perché sono precari, perché hanno un lavoro precario, perché hanno pochi diritti e perché hanno davanti a sé una prospettiva che non gli dà grandi chance di futuro. Per questo noi pensiamo che bisogna contrastare il lavoro precario, bisogna garantire una stabilità nel lavoro e bisogna anche in questo senso introdurre una pensione di garanzia pubblica. Bisogna far conoscere meglio come funzionano questi fondi e favorire la possibilità che questi fondi creino lavoro in modo che ci sia un collegamento tra garantirsi un rendimento pensionistico ma anche creare lavoro ed allargare la base occupazionale del nostro Paese".
L'attuale situazione geopolitica che peso ha in questo contesto?
"Sicuramente il fatto di essere dentro ad una guerra con tutti i costi che questo sta determinando sul piano economico è un fatto grave. Credo che bisogna battersi per affermare la pace, per cessare il fuoco e per rilanciare una conferenza internazionale di pace. Dall'altra parte è chiaro che c'è una dimensione internazionale degli investimenti e c'è un ruolo che deve giocare l'Europa che non sta giocando. In questo senso credo che questo problema dell'utilizzo del risparmio anche privato e contrattuale per fare investimenti e per gestire questo cambiamento tecnologico produttivo organizzativo che è in atto, credo che sia un punto strategico di fondo. Queste cose negli Stati Uniti in Cina in India stanno avvenendo, in Europa con ritardo, perché in Europa non c'è ancora una politica economica sociale europea degna di questo nome. Credo che questo sia importante invece per il mondo del lavoro affermarlo perché la condizione per poter costruire posti di lavoro che siano stabili e che diano un futuro alle persone".
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