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Tavazzani (Amundi Sgr): "Aiutiamo risparmiatori a prendere decisioni d'investimento consapevoli; '24 anno di ritorno del risparmio gestito"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Gabriele Tavazzani, CEO di Amundi Sgr: "Ruolo centrale come società di gestione, che è quello di investire: comprare cose complesse e vendere cose semplici"

10 Aprile 2024

Gabriele Tavazzani, CEO di Amundi Sgr, in occasione del Salone del Risparmio 2024, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Innanzitutto, credo che un tema fondamentale sia quello relativo al ruolo che abbiamo come società di gestione, che è quello di investire: comprare cose complesse e vendere cose semplici. La cosa fondamentale, nella complessità e nelle difficoltà del contesto macroeconomico, geopolitico e sociale in cui viviamo, è quella di aiutare i risparmiatori a prendere delle decisioni di investimento consapevoli. Questo è possibile grazie all'educazione finanziaria che forniamo ai clienti finali, ma anche a tutta l'attività di formazione che facciamo ai consulenti finanziari delle banche, ai consulenti e ai promotori finanziari delle reti che distribuiscono i nostri prodotti."

Risparmio gestito. Quali sono stati i trend del 2023? Cosa prevedete per il '24?

"Nel 2023 c'è stata una competizione feroce da parte dei titoli di Stato, sappiamo che i clienti si sono indirizzati verso investimenti obbligazionari con tassi di interesse in crescita, attirando l'interesse degli investitori stessi. Io credo che questo, in parte, abbia penalizzato l'industria del risparmio gestito; l'anno scorso c'è stata una raccolta negativa per circa 50 miliardi di euro. Nonostante ciò, ringrazio il Ministero dell'Economia e delle Finanze per tutte le emissioni di nuovi titoli di Stato, perché ha dato la possibilità ai risparmiatori che non avevano mai investito, di fare il primo investimento attraverso la sottoscrizione di titoli di Stato. Questo ha dato sicuramente un vantaggio al nostro debito, stabilizzandolo e evitando attacchi speculativi da parte degli investitori esteri, ma dall'altra parte ha probabilmente creato una nuova base di risparmiatori investitori che successivamente potrebbero essere indirizzati dai consulenti verso investimenti sui prodotti del risparmio gestito, su fondi comuni e gestioni patrimoniali."

Parliamo invece del vostro 2023. Come è andato e come andrà il 2024?

"Il 2023 è stato un anno sulla difensiva, nel senso che abbiamo rispolverato prodotti del passato, cioè fondi a scadenza, investiti soprattutto in obbligazioni, per dare una diversificazione complementare all'investimento in titoli di Stato da parte dei clienti. Inoltre, ci siamo preparati per il 2024, in cui vediamo un trend di riduzione dei tassi di interesse da parte delle principali Banche Centrali. La Fed comincerà a ridurre i tassi a giugno di quest'anno e la Banca Centrale europea la seguirà dopo l'estate; questo sicuramente darà la possibilità ai portafogli obbligazionari dei nostri clienti di avere performance positive e darà loro l'opportunità di cominciare a ridurre il portafoglio obbligazionario. L'obiettivo è includere maggiore rischio in un scenario di tassi in discesa, per cercare di mantenere rendimenti potenziali più interessanti di medio-lungo termine. Ritengo che il 2024 sarà l'anno del ritorno del risparmio gestito."

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