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Tomasi (ASPI): "Al via i lavori al tunnel subportuale di Genova, investimento di circa €1 mld; pedaggi in leggero aumento"

Il Giornale d' Italia ha intervistato Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di ASPI: "Parco della Lanterna è una grande opera di inserimento urbanistico"

04 Marzo 2024

Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, in occasione della conferenza stampa di inaugurazione dei lavori al tunnel subportuale di Genova, ha dichiarato a Il Giornale d' Italia:

“Il tunnel subportuale di Genova, di cui oggi abbiamo inaugurato i lavori, è un investimento di circa 1 miliardo di euro. Ricordo che dal 2021 ad oggi c'è stato un incremento dei costi dei materiali per due motivi principali: l'incremento dell'energia e il 110% che ha portato un incremento di un 50%. Quindi direi che siamo in linea con il valore iniziale.

Parliamo di un'opera che ha subito grandi trasformazioni a favore della città, lo vediamo con il Parco della Lanterna: grande opera di inserimento urbanistico che certamente rende questo impianto non solo ingegneristicamente trasportistico importante ma anche urbanisticamente di valore.”

Aumenteranno i pedaggi?

“In realtà rispetto al volume degli investimenti di Autostrade per l'Italia stiamo parlando di una percentuale relativamente bassa; ricordo sempre che Autostrade per l'Italia ha i pedaggi più bassi di tutta la rete nazionale anche rispetto agli altri concessionari.”

Rispetto alla Gronda, il progetto aggiornato sarà ad agosto; poi cosa succederà?

“Poi seguirà tutto l'iter autorizzativo, come avete potuto vedere lotto zero, lotto zero A, lotto zero B sono 300 milioni di euro. Sul lotto zero B i lavori continueranno fino a marzo 2025 quindi dà grande possibilità di continuare senza soluzione di continuità.”

Salvini ha detto che sta lavorando per far diminuire il pedaggio autostradale

“Stiamo ragionando per poter immaginare come poter agire per compensare. Tenete conto che oggi gli investimenti si sorreggono sui pedaggi, quindi non c'è altra alternativa. Ricordo che se andiamo a vedere gli ultimi cinque anni di incremento di pedaggio rispetto agli incrementi di tutte le altre infrastrutture, l'autostrada è quella che ha subito minori incrementi rispetto a tutte le altre gestione di infrastrutture; quindi da questo punto di vista siamo un punto di riferimento perchè da noi I pedaggi non sono aumentati più di tanto. Probabilmente certi oneri di vettovagliamento l'utente non è in grado di comprenderli.

Stiamo valutando dei sistemi di riequilibrio di lungo periodo; tenete conto che oggi la Gronda di Genova deve essere bilanciata dentro il periodo concessorio, quindi nei prossimi 15 anni; un'opera che in realtà ha una vita utile di 40/50 anni dovrebbe essere pagata nel suo tempo di ammortamento e sono questi ragionamenti che stiamo facendo.”

È vero che l'opera senza riempimenti in porto arriverebbe a costare 1,6 miliardi di euro?

“No, dipende da tutta la parte di gestione delle terre  che è fondamentale per due ordini di motivi: il primo per mantenere così bassi quegli importi, il secondo per assicurare la piena operatività del porto perché sappiamo benissimo che alcune calate dovranno essere riempite, ma poi una volta riempite devono diventare operative; oggi stiamo ragionando per riutilizzare tutti i materiali di scavo all'interno del porto, che è vantaggioso sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista ambientale. Ovviamente il numero è abbastanza chiaro, qualora questo non capitasse i costi incrementerebbero; ma stiamo tutti lavorando affinché questo capiti, peraltro le terre sono funzionali non solo al porto ma anche la diga.”

Quindi far collimare i tempi è veramente importante, serve un piano regolatore per il porto?

“Serve certamente un piano regolatore per il porto, come voi avete potuto leggere dagli accordi è fondamentale che tutti i tempi avvengano con una cadenza e questa è la necessità di avere tutti gli enti coinvolti: regione, comune, autorità portuale e commissario, affinché questo possa capitare e che le attività procedano senza soluzione di continuità.”

Il Comune presenterà il 7 marzo un piano 2030 dove sono previsti altri riempimenti e altre infrastrutture per il porto. C'è un meccanismo collegato con la Gronda?

“Per ora non è non è previsto, certamente la Gronda è un è un grande fornitore di terra quindi questo sarà certamente un elemento che dovremo poi valutare insieme al commissario, anche in quel caso la sincronia con le attività di scavo e le eventuali attività di riempimento diventa fondamentale per diminuire sia l'impatto ambientale che che i costi.”

C'è una data nella quale la terra dovrebbe cominciare ad affluire in porto nel momento in cui si comincia a scavare?

“Con la prima Calata Concenter incominciamo da subito a portare materiale; questa Calata Concenter è la più facile da riempire e funzionale per noi per portare le aree di cantiere in modo tale da avere anche le aree di cantiere sul Calata Concenter e impattare il meno possibile sulle attività portuali. Questo è veramente un lavoro di grande sincronia ed è fondamentale che venga gestito anche con la parte autorizzativa del piano regolatore in sincronia di tutte le istituzioni.”

Al momento quanto è il costo che avete stimato totale per il tunnel rispetto ai 700 milioni iniziali?

“Attualmente siamo a 970 milioni di euro, un importo notevole unitamente al protocollo. Come dicevo prima, per poter fare queste opere la sincronia con le attività di scavo e le attività di riempimento è fondamentale per mantenere le produzioni necessarie nel tunnel e per non andare a impattare con l'operatività del porto. Per questo dicevamo che è stato un intervento di grande collaborazione tra l'istituzione e le attività produttive del porto che sono state tutte coinvolte in modo tale che non ci fossero impatti sulla loro produttività. Tenete conto che la velocità di intervento diventa fondamentale poi per ridare produttività alle aree portuali progressivamente su Calata Concenter e Calata Giaccone.”

Come stanno andando i lavori di ammodernamento delle reti autostradali?

“Abbiamo visto dei numeri abbastanza importanti. Tenete conto che noi investiamo circa 150 milioni di euro al mese su tutta la parte di ammodernamento della rete delle manutenzioni nella sola Liguria, negli ultimi due anni due anni e mezzo abbiamo investito circa 1 miliardo di euro. Lo sanno bene anche i liguri, perché attività di ammodernamento su una rete così complessa non possano in nessun modo essere fermata, anzi dobbiamo continuare ad ammodernare la rete per ridare alle generazioni future una rete che sia pienamente moderna ed efficiente.

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