26 Gennaio 2024
Fabio Dubini, Executive Vice President “Gas & Power Portfolio Management and Optimization", in occasione della conferenza stampa a palazzo Edison sulla presentazione del libro "L'arma del gas" di Andrea Greco e Giuseppe Oddo, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
”Ho avuto l’opportunità di leggere il libro; io lavoro sul gas da trent'anni quindi è stata un’occasione per interrogarmi su tanti fatti che hanno impattato il sistema degli approvvigionamenti di gas in Italia e per ricordare tante tappe della mia vita anche passata; penso sia giusto, per tutto il nostro mondo, interrogarsi su un tema che oggi è ancora di straordinaria attualità.”
Secondo lei effettivamente si potrebbe fare a meno della Russia in questo senso?
“Con tutto quello che è successo negli ultimi due anni, il sistema ha dimostrato, al di là forse delle delle aspettative, di riuscire ad emanciparsi dalle forniture del gas russo; è riuscito a farlo anche l’Europa nel suo complesso, su un orizzonte di tempo straordinariamente breve, aiutati anche da un'azione istituzionale regolatoria che ha portato a ridurre e a controllare i consumi di gas, a ribilanciare il Sistema, agevolati da una climatica che è stata favorevole
I questo caso l'Europa ha dato prova di di unità in misura maggiore ad altri ad altri episodi; il bilancio che possiamo trarre di questi ultimi due anni è che il sistema Europa è stato in grado di sostituire le forniture di gas russo con GNL su dei tempi che io considero straordinariamente brevi.”
In questo nuovo rapporto fra Paesi produttori e consumatori, quali sono le condizioni per le famiglie e per le imprese?
“Quello che intanto possiamo consuntivare in questi giorni è un mercato che è tornato a dei livelli che io definisco pre-crisi, ossia un ritorno ad una quotazione del gas, sia sul mercato italiano che sul mercato europeo, intorno ai 27€ megawattora quindi sotto i 30€ megawattora: dati molto distanti dai 300€ megawattora che avevamo visto nell'agosto di due anni fa.
Il sistema sembra essere tornato in condizioni maggiormente stabili e questa è una buona notizia per tutto il nostro settore ma soprattutto per i consumatori.
Speriamo che questi livelli reincentivino la domanda che si era ridotta per effetto dei livelli di prezzo. Sono fiducioso nel fatto che si riescano a mantenere questi livelli più consoni per tutto il nostro settore. In via definitiva non siamo completamente fuori dalla crisi, la risorsa GNL è una risorsa diversa dal tubo; il lavoro che andrà fatto nei prossimi mesi è creare le condizioni perché questo GNL arrivi stabilmente in Europa e in Italia in particolare.”
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