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Doris (Mediolanum): “Trimestrale straordinaria con 572 milioni di utile, spinta dal margine di interesse e commissioni nette, con masse in gestione in continua crescita”

“Continueremo a crescere col modello basato sul family banker, sia in Italia che in Spagna, per ora non abbiamo intenzione di andare in altri Paesi” l’intervista al Giornale d’Italia

13 Novembre 2023

In occasione dell'evento "Bank corporate governance: navigating the markets in challenging times", Massimo Antonio Doris, Amministratore Delegato di Banca Mediolanum S.p.A., ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:

“Parlerò oggi, appunto, di quali sono le problematiche principali nella gestione di una banca, in periodi ovviamente abbastanza complessi, ma soprattutto, una banca guidata da una famiglia, da un imprenditore. Che cosa cambia, come viene gestita, in maniera diversa. Cosa c’è di diverso rispetto a una banca, un’azienda gestita da manager, da un lato. Poi, anche, un po’ qual’è la storia di questo istituto, di Banca Mediolanum, dove affonda le sue radici e che prospettive ha nel futuro.

Sono risultati molto positivi, una trimestrale straordinaria, con 572 milioni di utile netto. Spinta ovviamente dalla crescita del margine di interesse, ma non solo.

Peraltro, in merito al margine di interesse, voglio sottolineare, Banca Mediolanum è partita a inizio dell’anno con l’offerta al 4%, che poi è continuata. Quindi, remunerazione sui conti di deposito importante, ancora più importante dei conti di deposito legati al gestito.

Ma, aldilà del margine di interesse, che ha visto tutte le banche ovviamente beneficiare di questo rialzo, dall’altra parte c’è anche la raccolta gestita, che continua ad essere importante. Inferiore all’anno  scorso, ma nei confronti nostri concorrenti, decisamente più elevata.

E quindi, si un margine di interesse che esplode, ma anche commissioni nette che continuano a crescere, masse in gestione che continuano a crescere. E questo è una garanzia per la crescita futura da un punto di vista di conto economico.

I clienti che continuano a crescere, con +11% di acquisizione rispetto allo scorso anno, che già era stato un anno bellissimo.

Quindi, sotto tutti i punti di vista, stiamo andando molto bene e questo andare bene ci permette di fare un pricing di un certo tipo, per i clienti che hanno debito, quindi mutui, prestiti. Quindi di cercare di essere competitivi, di alleviare questo rincaro delle rate dovute agli interessi che salgono.

Dall’altra parte, anche ci permette di star vicino ai clienti, che, ahimè, ormai succede ogni anno, catastrofi naturali, dove noi ci mettiamo a fianco dei nostri clienti, cercando di dare un contributo, per coprire i danni che hanno subito dalle varie alluvioni. L’andare bene permette di fare anche questo.

Noi continuiamo con il nostro modello, quindi di banca, che offre servizi a 360 gradi al cliente persona fisica.

Noi lavoriamo con le persone fisiche, molto poco con le aziende. Continueremo a crescere, con il modello basato sui consulenti finanziari, per meglio dire family banker, che è un nostro marchio, fa un lavoro leggermente diverso, rispetto al classico consulente finanziario.

Crescendo, sia in Italia che in Spagna, continuando a crescere in questi due Paesi, per il momento non abbiamo intenzione di andare in altri Paesi.

Ma, a fianco dello sviluppo con la consulenza finanziaria, noi stiamo sviluppando anche, sempre di più, l’offerta di servizi, per chi o non ha bisogno del consulente finanziario, o non lo vuole.

Quindi, il cliente è libero di decidere quale modello adottare e passare, tranquillamente, da uno all’altro, secondo le sue richieste, secondo lei le sue esigenze. Quindi, ecco che continuiamo ad acquisire clientela, anche direttamente online, dando tutti i servizi che loro richiedono.

È evidente che la parte, però, da leone, continua, e secondo me continuerà a farla, il family banker. Perché alla fine, chi ha il risparmio, normalmente, non sempre, ma nella grande maggioranza dei casi, poi richiede l’assistenza di un esperto e noi siamo in grado di darla.“

Il Preside della Facoltà di Economia della Sapienza, Giovanni di Bartolomeo, ed il Direttore del Dipartimento di Management, Alberto Pastore, hanno introdotto l'incontro, tenutosi presso l'università la Sapienza, in cui Doris ha dialogato insieme alla Professoressa Marina Brogi, docente di Economia degli intermediari finanziari.

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