07 Novembre 2023
Alberto Mingardi, fondatore ed excecutive director dell'Istituto Bruno Leoni, in occasione della premiazione del 14esimo Premio Bruno Leoni, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Per l'Istituto Bruno Leoni questa cena annuale, la cena del Premio Bruno Leoni, è diventato un momento nel quale abbiamo il piacere di incontrare la nostra comunità. È un momento nel quale le persone che si ritrovano attorno alle idee per il libero mercato che l'Istituto promuove, hanno occasione di vedersi di persona. Questo premio per noi è poi anche qualche cosa di fortemente identitario: il riconoscimento è infatti intitolato a Bruno Leoni, così come l'Istituto ovviamente, e ha voluto premiare nel tempo, per l'appunto, personalità che hanno fatto qualcosa di importante per la causa della libertà individuale. Questa sera il premio andrà a John Papola, che è un produttore televisivo, per due video rap che lui ha realizzato qualche anno dopo la crisi finanziaria del 2007-2008, che spiegano le diverse teorie sul ciclo economico di John Maynard Keynes e Friedrich von Hayek. Questi due video rap sono stati visti da circa 20 milioni di persone, ma se uno pensa che molte di queste visualizzazioni sono avvenute in un'aula in un luogo pubblico, non è azzardato pensare che siano stati visti in realtà da qualcosa come 100 milioni di persone, che grazie a questo rapido mezzo divulgativo, si sono dunque potuti avvicinare ai principi della teoria economica, che è una delle missioni dell'Istituto Bruno Leoni. Quindi quest'anno noi diamo un premio a una persona che ha fatto molto meglio di noi quello che dobbiamo fare noi"
Come avete agito in questo anno particolare e come pensate di farlo nel 2024?
"L'istituto Bruno Leoni ha dei finanziatori privati, ma il programma di ricerche e di studi viene elaborato sostanzialmente dal suo team che è autonomo. Noi cerchiamo di andare incontro a quelli che sono i temi più importanti del momento dal punto di vista della libertà di impresa e della libertà individuale. È un momento indubbiamente complicato per questi valori e in Italia noi cerchiamo di costruire programmi che si avvicinino sempre soprattutto ai giovani, per cercare di renderli più consapevoli non solo come studiosi, perché gli studiosi sono pochi, ma soprattutto come cittadini e come elettori".
Tra i temi chiave del momento c'è sicuramente quello del conflitto israelo-palestinese.
"È molto difficile per me dire qualche cosa di sensato, si tratta purtroppo di conflitti molto antichi ed è molto complicato che se ne esca bene nel breve termine. Speriamo soltanto che si riesca di nuovo a raggiungere un qualche tipo di equilibrio, come quello che esisteva prima del terribile dissennato atto di Hamas".
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