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Passero (Alleanza Assicurazioni): “Educazione finanziaria importante per gender gap e pay gap; le donne guadagnano 15% in meno degli uomini a parità di posizione”

Presentati i risultati della seconda edizione di Edufin Index, l’Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani

25 Ottobre 2023

Alleanza Assicurazioni, Compagnia del Gruppo Generali, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, School of Management, hanno presentato i risultati della seconda edizione di Edufin Index, l’Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, evento patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’Osservatorio, presentato oggi a Roma e consultabile sul sito https://www.edufinindex.it mette in relazione le conoscenze finanziarie e assicurative degli italiani con il loro comportamento, evidenziando nel 2023 una maggiorecrescita della sfera del “sapere” rispetto a quella del “fare”.
La ricerca ha indagato le conoscenze finanziarie e assicurative della popolazione, su un campione di 3.700 intervistati, con un focus specifico sulla situazione di alcune categorie individuate nella precedente edizione, come “più fragili” sui temi edufin: donne, giovani e nuovi italiani.

Nel corso dell’evento sono intervenuti Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Francesco Billari, Rettoredell’Università Bocconi, Simone Bemporad, Direttore della Comunicazione & Public Affairs del Gruppo Generali e Vicepresidente della Fondazione The Human Safety Net, Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia.

Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

“Collaboriamo anche con il Ministero dell’economia, che ha costituito questo comitato per l’educazione finanziaria, e ci si sta muovendo, organizzando, da un lato elementi di comunicazione, come quello di oggi e quindi in cui tutti siamo chiamati a dare risonanza a questo tema, che ripeto è fondamentale.
E dall’altro, come abbiamo sentito oggi, con impegni reali sul territorio, in cui si cerca di andare vicini alle persone e parlare di quello che conta per le persone.

Altrimenti il dibattito rischia di diventare un dibattito per addetti ai lavori. Invece occorre parlare alle persone di che cos’è un tasso di interesse, cosa significa l’inflazione, come incide tutto questo sulle loro vite.

Una cosa cui teniamo molto, è il tema di come l’educazione finanziaria poi sia importante in termini di gender gap che produce. Quindi noi ahimè abbiamo, in Italia, le donne come una delle categorie fragili, dal punto di vista dell’educazione finanziaria.

Complementare a questo quindi minor tasso di occupazione, pay gap, donne che guadagnano circa il 15% in meno degli uomini, a parità di posizione. Ma c’è anche una cosa importante, che è quello del child penalty, come dicono gli americani.

Cioè le donne che hanno un figlio hanno poi una crescita retributiva che è meno della metà, di quella che hanno i colleghi maschi, che invece magari sono padri, però questo questo effetto economico non ce l’hanno.

Quindi c’è tanto sul tappeto, come dicevo, vediamo del chiaro, perché i dati sono migliori di quelli dell’anno scorso. Un percorso lungo, bisogna guardarlo, io credo, con molto ottimismo, molta determinazione e molto consenso sociale allargato.”

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