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Piazza (Enpaia): “Agire sull’economia reale, come abbiamo fatto con Bonifiche Ferraresi, Masi, Granarolo”

Giorgio Piazza, Presidente Fondazione Enpaia: “Importante ruolo dell’agricoltura nel contrasto al cambiamento climatico”

19 Settembre 2023

In occasione del Forum Enpaia 2023 a Villa Aurelia a Roma, Giorgio Piazza, Presidente della Fondazione Enpaia, ha dichiarato al Giornale d’Italia:

“Sono principalmente due i punti salienti di questa giornata. Il ruolo che l’agricoltura, che è il nostro settore di riferimento, ha e avrà nel futuro in termini di contrasto al cambiamento climatico. Ormai è più che conclamato e condiviso da buona parte della società, preoccupa in effetti. Quanto può essere l’agricoltura utile a questo tipo di azione di contrasto. Un altro aspetto è il ruolo che una Cassa di previdenza come Enpaia può avere, nel supportare investimenti soprattutto in riferimento all’economia reale, ma non solo, per dare una mano alla crescita e allo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Questi sono i due temi principali, con un panel autorevole di relatori, che aggiungerà sicuramente un grande valore al nostro evento. Nel medio e lungo periodo noi vorremmo, in maniera molto più decisa, molto più importante, continuare su quella intenzione che il Consiglio ha avuto in questi ultimi anni: quella di oltreché azione sui mercati finanziari, anche sull’economia reale soprattutto. Come abbiamo dimostrato con investimenti importanti in Bonifiche Ferraresi, l’unica società agricola quotata in borsa in Italia e in Europa. E poi Masi Agricola, su un settore fondamentale di riferimento del nostro Paese, che è il settore del vino. E, non ultimo, il grosso investimento che abbiamo fatto, nella futura società che si quoterà in borsa, riferita a Granarolo, quindi nel settore lattiero caseario, che è un settore di fondamentale importanza per il nostro Paese. Questa è l’idea del Consiglio, mia e della Direzione Generale. Su questo, noi vorremmo naturalmente chiedere alla politica un’attenzione particolare anche dal punto vista fiscale, perché questo ci permetterebbe, con una riduzione, di liberare ulteriori risorse da poter investire sui mercati e sull’economia reale delle nostre imprese, che poi si traduce in posti di lavoro e anche migliora la contribuzione al nostro ente, e quindi tutto un circolo molto virtuoso, che vorremmo nel nostro piccolo poter attivare.

Il cambiamento climatico è anche nel panel, è un fenomeno  perfettamente naturale, che anche il passato ci insegna essere accaduto molto spesso. I tempi dei cambiamenti climatici, delle cosiddette piccole ere glaciali, non sono i tempi dell’uomo, sono tempi molto più lunghi. Però qui l’uomo veramente, con le sue attività, ha creato un grande incremento, un grande aumento. Questo certamente bene non fa al clima, bene non fa alla società e al lavoro. Però l’uomo può essere un grande strumento per la natura, per poter recuperare. Basta dargli delle possibilità, la natura è velocissima recuperare,  l’uomo deve fare la sua parte però, come ha fatto la sua parte in negativo, deve fare sicuramente in positivo.”

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