23 Giugno 2023
Elena Maspoli, Head of Special Situations Energy illimity, in occasione dell'evento Believe Giving Energy for the Future ha dichiarato a il Giornale d'Italia:
"Nella tavola rotonda di oggi sono emerse diverse tematiche interessanti ,per altro in parte note: abbiamo parlato di quelle che sono le esigenze degli investitori internazionali e italiani, che in questo momento stanno guardando con moltissimo interesse al nostro paese, perchè le potenzialità di sviluppo nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e nel settore della green mobility sono delle possibilità veramente molto ampie e il mercato è molto interessato.
Sono soggetti che dispongono di importanti risorse finanziarie; che arrivando nel nostro paese, o comunque già nel nostro paese, cercano supporto dagli intermediari finanziari per mettere a terra questi denari e completare questi investimenti.
Sono soggetti che hanno un track record operativo importante in questo settore, quindi hanno una loro reputazione, a volte tuttavia trovano difficoltà con gli intermediari finanziari italiani, che sono più abituati a finanziare un sistema di infrastrutture nel mondo energy sostenuta da incentivi di lungo termine a 15-20 anni e quindi faticano a seguire le esigenze di questi investitori che operano in un sistema mercato, dove gli incentivi sono, se sono accessibili, sono comunque molto ridotti.
Poi abbiamo anche visto con la dottoressa Scognamiglio come si sta muovendo la politica per cercare di dare delle risposte alla spinta per gli investimenti in questo settore e in particolare, la dottoressa, ci ha raccontato come la politica stia cercando di mediare tra i desiderati della pubblica amministrazione e quello che è l'obiettivo di mettere a terra nuova capacità di produzione e ci ha raccontato quello che è lo spunto dell'agrivoltaico, però ha anche messo in luce quelle che possono essere le criticità di questo schema, che ad oggi nonostante se ne parli molto non è ancora perfettamente definito.
Illimity ha un desk dedicato a questo settore già da alcuni anni: abbiamo iniziato occupandoci degli asset deteriorati, con l'obiettivo di contribuire per riportarli in piena operatività e restituirli al sistema produttivo.
Ci siamo riusciti, è stata un'esperienza, un'operazione finanziaria, diciamo, di successo.
Oggi stiamo guardando a questa nuova ondata di investimenti, con la nostra naturale propensione alla flessibilità, quindi guardiamo a questo settore con una conoscenza profonda di quelle che sono le sue dinamiche e quindi con la capacità di comprendere a fondo e di analizzare a fondo quelli che possono essere i rischi per cercare di allocarli e cercare di gestirli dando comunque la possibilità agli operatori di questo settore di fare ricorso alla finanza nonostante non ci siano più 15-20 anni di incentivo. Lo facciamo con delle strutture flessibili, che hanno una durata più breve rispetto che a quello che classicamente erano i 15-20 anni di finanziamento, ma che danno comunque l'opportunità all'investitore di realizzare le infrastrutture all'impianto e portarle a piena operatività, di guadagnare un track record operativo di qualche anno e quindi di poter confermare la bontà della sua iniziativa imprenditoriale; poi potrà decidere se trovare una finanza diversa, vendere il progetto o fare altro. Gli diamo questo supporto nella fase iniziale, che poi è quella più difficile".
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