17 Marzo 2023
Luca Dal Fabbro, Presidente Iren, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
In questa giornata abbiamo ascoltato vari interpreti e protagonisti della scena italiana sia dell’industria che della politica. Si parla di sicurezza energetica, di interesse nazionale, ed anche di una nuova curva balistica per l’Europa e l’Italia in merito allo sviluppo industriale, quindi quale sarà la vocazione dell’Italia nei prossimi 10 - 20 anni alla luce sconvolgimenti come la guerra e alla luce delle nuove superpotenze che stanno emergendo, ovviamente che saranno competitrici dell’Europa e dell’Italia.
La transizione energetica è ovviamente uno degli aspetti più importanti, perché è una grande occasione di sviluppo industriale per l’Europa e per l’Italia. Il gruppo che presiedo sta investendo molto sulla transizione energetica, abbiamo 12,3 miliardi di euro al 2030 investiti tra acqua, energia fotovoltaica, gestione dei rifiuti. E ovviamente contiamo di sviluppare una delle più grandi multi utility in due grandi filoni: uno è la transizione energetica, e l’altra è la transizione circolare, quindi economia circolare. Le terre rare sono un elemento fondamentale per la transizione sia energetica che digitale. I nostri fotovoltaici, le batterie, sono pieni di terre rare: il tungsteno, il tantalio, il gallio, sostanze di cui si parla poco ma sono vitali per l’economia.
Tenete presente che un terzo GDP italiano è direttamente o indirettamente impattato dalle terre rare, cioè è funzione dell’importazione delle terre rare.
Oggi più del 90% delle terre rare, come estrazione, raffinazione, commercializzazione, è in mano ad un unico paese, che non è né in Europa e in America. È ovvio che questa leadership nell’approvvigionamento delle terre rare, fa sì che l’Europa avrà bisogno di recuperarla e pian pianino di garantirsi delle direttrici di approvvigionamento preferenziali. E quindi il grande piano dell’Unione Europea che verrà, a breve, finalizzato, prevede per il primo quarter 2023 proprio finalizzato alle terre rare.
Il gruppo Iren sta investendo molto nel recupero delle terre rare, abbiamo un impianto che stiamo costruendo ad Arezzo su questo, e su tutto ciò che recupero delle acque. Una delle grandi opportunità che Alitalia è quella di recuperare le acque reflue, ad esempio, le acque meteoriche, e su questo investimenti importanti vanno fatti. Tenete presente che, di 100 gocce che cadono sul territorio italiano, forse 8 - 9 vengono raccolte, il resto viene disperso. Questa è una ricchezza importante che non possiamo più permetterci di perdere, quindi dobbiamo, come dire, trattenerla e valorizzarla.
La stessa cosa vale per tutte le acque reflue che possono essere recuperate e riutilizzate nell’agricoltura. Siamo la seconda potenza agroalimentare d’Europa e abbiamo bisogno dell’acqua per poter alimentare le nostre campagne.”
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