Upifra (Beretta), ricavi 2025 €1,68 miliardi (+5,6% sul 2024), Ebit a €178 milioni (+17,5%) e utile netto a €148,8 milioni (+68,5%)

Upifra, della Famiglia Beretta, ha registrato una crescita nel 2025, si osservano ricavi a €1,68 miliardi, Ebit a €178 milioni e utile netto a €148,8 milioni. Secondo quanto riportato su Milano Finanza, la holding lussemburghese è passata da 1,59 miliardi di euro a 1,68 miliardi (+5,6%), l'Ebit è aumentato da 151,5 milioni a 178 milioni (+17,5%) e l'utile netto è salito da 88,3 milioni a 148,8 milioni (+68,5%). La liquidità del gruppo è cresciuta da 368 milioni a 377,7 milioni.

Ricavi trainati da Beretta Holding tra Europa e Nord America

Gran parte delle vendite, pari a 1,55 miliardi di euro, è stata generata dalla controllata Beretta Holding, anch’essa con sede in Lussemburgo, che detiene circa 50 società nel mondo. La holding, che possiede anche la italiana Beretta Industrie, ha realizzato vendite per 643 milioni in Nord America e 836,2 milioni in Europa. La nota integrativa segnala che il gruppo, con circa 6.000 dipendenti, prevede per l’esercizio in corso un impatto negativo dovuto al deprezzamento del dollaro rispetto all’euro.

Upifra, la cassaforte dei Beretta tra immobili e vino

Upifra possiede attivi per un totale di 2,2 miliardi. La capogruppo lussemburghese detiene, oltre alla società immobiliare bresciana Arce Gestioni e a una quota del 18,7% nella svizzera Casaforte (il principale gruppo di depositi self-service), anche Upifra Agricole, che a sua volta controlla e partecipa in diverse aziende vinicole italiane, tra cui Colle Funaro, Fortemasso, Castello di Radda, Weingut Steinhaus, Fabio Motta e Leonardo Specogna.

Dividendi in aumento per la famiglia Gussalli Beretta

Il capitale di Upifra, pari a 14,7 milioni, è detenuto dai veicoli Jenker e Paterfamilias e dalle persone fisiche Ugo Gussalli Beretta e Monique Poncelet. Il bilancio ordinario 2024, depositato prima del consolidato, ha visto la distribuzione di una cedola di 4 milioni ai soci, in aumento rispetto ai 3,5 milioni dell’anno precedente.

Fonte: Milano Finanza
Firma: Andrea Giacobino