26 Ottobre 2022
Carlo Cimbri, Presidente del Gruppo Unipol, in occasione del centenario di ICMIF, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"ICMIF è l'associazione mondiale delle assicurazioni in forma mutualistico-coperativa. Unipol è socia sin dai primi anni della sua fondazione, è più giovane di ICMIF perché ha sessant'anni, mentre l'associazione oggi festeggia 100 anni, ma è l'occasione per ospitare alcune delle più grandi compagnie di assicurazione del mondo, ma anche assicurazioni di minori dimensione dai Paesi meno conosciuti.
Si tratta di un'occasione importante per scambiarsi esperienze, opinioni, best practice e fare il punto sulle sfide che attendono il settore assicurativo nel futuro.
"In questi anni sono cambiate tantissime cose, il mondo si è trasformato negli ultimi 100 anni attraverso un'evoluzione tecnologica senza precedenti che ovviamente impatta anche sul settore assicurativo. Anche noi cerchiamo di cavalcarla aggiornando le nostre proposte per i consumatori.
Riguardo ai tempi più recenti, gli ultimi hanno causato una trasformazione i cui effetti dovremo ancora vedere: la pandemia ha interrotto o rallentato alcuni aspetti della spinta, della globalizzazione che si sta verificando, la guerra porta delle complessità nuove a cui non eravamo abituati, come l'inflazione a questi livelli. Sono complessità che ci accompagneranno nel prossimo futuro e impattano il nostro ruolo di assicuratori sia come investitori sia come gestori di servizi di sicurezza per i cittadini.
Da un punto di vista prospettico è difficile dire come il mondo si riassetterà, come la globalizzazione si trasformerà e quale sarà il ruolo più moderno delle assicurazioni. Ci sono problemi che stanno diventando sempre più importanti, come le conseguenze del cambiamento climatico e l'impatto che hanno nel nostro ruolo di custodi della sicurezza delle persone.
Ci sono nuove sfide.
"La crisi energetica è un tema che diverse ordini e una serie di soluzioni. Nel breve un limite come il price cap è un freno alla speculazione, che tanto ha impattato nell'incremento die costi dell'energia in questi ultimi mesi.
Il tema di approvvigionamento che tocca un Paese come il nostro si ricollega al tema delle rinnovabili, ma anche dell'aumento della nostra capacità produttiva, sfruttando al meglio le, seppur modeste, risorse che abbiamo e riprender sin considerazione alcune fonti di energia, da anni accantonate, come il nucleare di nuova generazione, che merita uno studio approfondito prima di essere scartato. Sono temi che riguarderanno un periodo lungo, penso che questa crisi energetica fungerà da acceleratore per Paesi come il nostro nel cercare una maggiore autonomia, anche se dovesse costringere a fare investimenti in più. Tendere a una più ampia indipendenza energetica è una sfida per il futuro delle future generazioni.
"Difficile dire se si stia facendo abbastanza per la pace, certo è che per la sicurezza di tutto il mondo occidentale e anche per ritrovare un sentiero di crescita e prosperità - le previsioni per il futuro indicano un andamento recessivo - finché non ci sarà una pace consolidata non si potrà riprendere il cammino dello sviluppo e la pace è un obiettivo a cui tutte le persone di buon senso dovranno tendere".
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