03 Ottobre 2022
Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, nell'ambito della presentazione del Manifesto di Assisi a Roma, dichiara:
"Forme nuove di economia che non abbandonino i sistemi produttivi tradizionali, ma che guardino alle sfide future. Possiamo fare molto dal punto di vista agricolo, partendo proprio dal Manifesto di Assisi. Lavorare insieme, costruire percorsi di interesse reciproco sarà di fondamentale importante per cogliere le sfide riservate anche alle future generazioni. Proprio in questi giorni, dopo aver realizzato una Manifestazione particolarmente imponente a Milano, abbiamo parlato alle future generazioni a cui va raccontato di un’Italia che ha voglia di scommettere su di loro, del ‘fare’, che guarda alla sostenibilità e ad intraprendere percorsi che parlano di agricoltura di precisione, digitalizzazione e di energie rinnovabili. Proprio ai rappresentanti di carattere istituzionale e politico abbiamo chiesto delle forme di semplificazione burocratica, perché tutto questo sarà possibile, se ci sarà anche un meccanismo che accompagna le imprese e non le ostacola. Se parliamo di energie rinnovabili, abbiamo avuto dei rallentamenti abissali nel nostro paese, a causa delle autorizzazioni che devono essere rilasciate alle nostre imprese.
Ancora una volta lavorare insieme non solo è possibile, ma sarà la sfida che ci dovrà riguardare per dare quelle risposte che necessitano anche in termini di semplificazione burocratica.
Riteniamo che grazie al lavoro Ermete ha fatto in questi anni, che Symbola ha fatto nei termini di coordinamento per quanto riguarda le idee che possiamo consegnare all’intera collettività, ci debba essere uno sforzo ulteriore per poi arrivare a concretizzare tutti i percorsi che oggi sono contenuti dentro quel Manifesto che ci ha fatto da guida in questi anni.
Come Coldiretti vogliamo dare non solo la nostra disponibilità, ma essere concreti nel percorso economico legato alla sostenibilità e soprattutto alla capacità di comunicare quello che siamo, le nostre capacità produttive, la sostenibilità e ciò che oggi è l’Italia. Ancora una volta potremo far emergere ciò che l’Italia può rappresentare come elemento unico per quanto concerne al livello di sostenibilità, dove oggi ci sono le nostre imprese. Cito solo un tema, la zootellini. In tanti casi demonizzata e colpevolizzata, oggi la coltura italiana può rappresentare la zootelia più sostenibile a livello mondiale.
Sugli allevamenti da noi gestiti e diretti, abbiamo un dato legato alle emissioni che non supera il 5%, siamo un’eccellenza unica, ma dobbiamo farla conoscere. Non ci vogliamo fermare, possiamo investire ulteriormente su fotovoltaico, biogas e biometano per rendere le nostre aziende sempre più sostenibili. Grazie all’agricoltura di precisione riusciremo ad abbattere ulteriormente tutto ciò che riguarda le emissioni in atmosfera e l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
In questi giorni abbiamo osservato come in tanti chiedono all’Europa di sospendere il percorso legato alla sostenibilità stessa. Il tema della sostenibilità non deve essere utilizzato in modo strumentale, ma deve essere un percorso per accompagnare le imprese. Se sceglieremo questa strada, potremo innovare ancora di più e regalare un mondo migliore alle future generazioni".
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