15 Dicembre 2025
Una sostanziale revisione e "rinnovamento" dell'ufficio antisemitismo interno al Dipartimento di Stato Usa per creare una Divisione ad hoc specializzata nel contrasto all'odio e all'intolleranza verso gli ebrei agendo soprattutto a livello social.
Sono questi alcuni dei contenuti esposti nel suo intervento, dal rabbino Yehuda Kaploun, nominato dagli Stati Uniti inviato speciale per il monitoraggio e la lotta contro l'antisemitismo. Parlando ai microfoni della conferenza di Washington del Jerusalem Post e rispondendo alle domande del giornalista Gabriel Groisman, il rabbino è tornato a parlare dell'"emergenza" antisionismo, annunciando nuove misure di controllo volte a ridurre l'odio contro gli ebrei.
Spiegando di voler "ridurre" la retorica globale e promuovere "iniziative educative" per responsabilizzare "governi e piattaforme social", Kaploun ha rilanciato l'arma dell'antisemitismo definendolo "vivo e vegeto" e portando ad esempio un fatto di cronaca a lui capitato: "Due notti fa sono stato aggredito nella hall di un hotel da persone che urlavano 'uccisori di bambini' e 'liberate Gaza'". Ribadendo sul fatto che l'antisionismo "non è una teoria" ma una "solida" realtà, il rabbino ha rilanciato la sua missione "educativa" orientandola in ottica "filosemita" ("Dobbiamo essere filosemiti e dobbiamo educare, educare, educare"). Il punto centrale è stato allora l'intervento mediatico: secondo Kaploun, sarebbe necessario partire da una lotta all'"antisemitismo online".
Come? Con un'attenta revisione dei siti e addirittura collaborando con figure della tecnologia per "influenzare e modificare gli algoritmi dei social media". "Dobbiamo insegnare alla gente che non è corretto educare i figli ad essere assassini. (...) Abbiamo un mandato in materia di educazione e sicurezza della gente" ha insistito Kaploun rivendicando il compito assegnatogli dal presidente Trump che - tempo fa, ricorda - gli disse "Rabbi Yehuda, vorrei che servissi il mio Paese. Voglio che tu fossi responsabile di ogni ebreo". La nuova stretta draconiana annunciata dal rabbino Kaploun in coordinamento coi maggiori leader della tecnologia ("di cui molti sono ebrei") rappresenta un'ennesima stretta censoria contro ciò è conveniente o meno dire contro Israele. Ogni opinione contraria all'opinione corrente mainstream e filoisraeliana rischia di essere bannata e oscurata in nome di una linea di pensiero dominante.
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