07 Novembre 2025
Sono sotto attacco i tunnel costruiti da Hamas e posizionati nella “Linea Gialla”, che divide la zona sotto controllo israeliano da quella palestinese. A dichiararlo è il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che ha pubblicamente affermato come le Forze di Difesa Israeliane (IDF) restino dispiegate a Gaza “senza alcuna limitazione”. "La politica di Israele a Gaza è chiara: le Forze di Difesa Israeliane stanno operando per distruggere i tunnel ed eliminare i terroristi di Hamas senza alcuna limitazione all’interno dell’area gialla sotto il nostro controllo", ha scritto Katz sulla piattaforma social X.
L’obiettivo principale di Israele rimane quello di “disarmare Hamas e demilitarizzare Gaza”. Katz ha dichiarato che nel mirino dell’esercito c’è la rete di tunnel che caratterizza la Striscia di Gaza e che rappresenta l’arma di difesa strategica di Hamas e dei miliziani palestinesi.
Dal 10 ottobre, giorno del cessate il fuoco del genocidio palestinese, Hamas ha rilasciato 20 ostaggi israeliani vivi e consegnato 20 corpi, mentre Israele ha liberato 1.718 detenuti arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre e 250 prigionieri palestinesi che stavano già scontando lunghe pene.
Nonostante la tregua abbia ridotto drasticamente gli attacchi, Israele non intende allentare la pressione militare.
Secondo le autorità sanitarie di Gaza, almeno 240 palestinesi sono stati uccisi e 607 feriti dal fuoco israeliano dall’11 ottobre, portando il bilancio totale delle vittime dei raid israeliani da ottobre 2023 a quasi 70.000.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF), insieme ai reportage di Reuters, hanno diffuso immagini che mostrano la complessità della rete di tunnel sotterranei di Hamas nella Striscia di Gaza. Le gallerie sono suddivise in aree operative, come zone per il lancio di attacchi, depositi di armi e corridoi di collegamento sotterranei.
A metà dicembre, l’esercito israeliano ha individuato quello che ha definito il più grande tunnel mai scoperto: largo abbastanza da far passare un’auto e situato a circa 100 metri dal valico militare di Erez, tra Israele e Gaza. Il tunnel, rinforzato con cemento e ferro, era lungo quattro chilometri, profondo 50 metri e dotato di impianti elettrici e di ventilazione.
Secondo gli esperti, i terreni sabbiosi e limosi di Gaza facilitano lo scavo per Hamas ma rendono più difficile la distruzione delle gallerie da parte di Israele. Gli scavi iniziano spesso manualmente, poi proseguono con strumenti meccanici; le pareti vengono rinforzate con legno e cemento per garantirne la stabilità.
I tunnel, generalmente stretti e a senso unico, dispongono di elettricità, acqua e spazi abitabili che permettono ai miliziani di Hamas di restarvi a lungo. In uno dei complessi scoperti, a circa 10 metri di profondità, l’IDF ha trovato una camera da letto, un bagno, una cucina e una sala riunioni, segno dell’alto livello di organizzazione del sistema sotterraneo.
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