Mercoledì, 05 Novembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Usa, il VIDEO di quando Mamdani dichiarò: "Premier israeliano sarà arrestato a NY secondo legge internazionale", e Netanyahu rispose: "Sta scherzando"

In un intervento di questa estate, il neoeletto sindaco di New York Zohran Mamdani chiariva apertamente l'intenzione di un possibile arresto di Netanyahu nel caso in cui il leader israeliano avesse messo piede in citta. All'epoca dei fatti però, Netanyahu snobbò la "minaccia", forte dell'appoggio di Trump che dichiarava "È un comunista, farà il bravo, ha bisogno dei soldi della Casa Bianca"

05 Novembre 2025

"Come potenziale futuro sindaco di New York darebbe il benvenuto a Benjamin Netanyahu?" - "No. In qualità di sindaco, la città di New York arresterebbe Benjamin Netanyahu". Erano queste le dichiarazioni che rilasciava, nel dicembre 2024, l'allora candidato Zohran Mamdani, divenuto ieri ufficialmente sindaco della Grande Mela. Parole che però, all'epoca dei fatti, non turbarono il premier israeliano. Sia perché era ancora remota la previsione di chi sarebbe effettivamente diventato sindaco, sia perché, forte dell'appoggio trumpiano, Netanyahu non prese le dichiarazioni molto sul serio.

Usa, il VIDEO di quando Mamdani dichiarò: "Premier israeliano sarà arrestato a NY secondo legge internazionale", e Netanyahu rispose: "Sta scherzando"

Ora però, contro ogni pronostico da parte israeliana, New York, una delle città più importanti degli Stati Uniti, ha il suo sindaco. Ed è proprio Mamdaniquel Mamdani, dichiaratamente pro Palestina, critico del genocidio a Gaza, musulmano e progressista, che già al tempo Trump definiva "comunista" in toni spregiativi. In questo video osserviamo quali sono sempre state le posizioni ideologiche del neo eletto sindaco contro il premier Netanyahu, stretto alleato del tycoon e altro motivo di attrito tra Mamdani e l'amministrazione Trump.

Rispondendo ad un'intervista, Mamdani dichiarava che se Netanyahu avesse messo piede a New York durante il suo mandato politico, la città lo avrebbe arrestato in linea con la legge internazionale. "Questa è una città in cui i nostri valori sono coerenti col diritto internazionale" dichiarava, rivendicando questa posizione "anche se gli Stati Uniti non sono firmatari della Corte Penale Internazionale". "È ora di fare un passo avanti e chiarire cosa siamo disposti a fare per mostrare la leadership che manca gravemente nell'amministrazione federale".

Il 7 luglio le stesse parole di Mamdani venivano rivolte, alla presenza di Trump e del Capo del Pentagono Hegseth, direttamente a Netanyahu: "Un socialista democratico, critico di Israele e di lei, ha detto che la arresterebbe se venisse a New York durante il suo mandato di sindaco. È qualcosa che prende seriamente?". Netanyahu glissava: "Non sono preoccupato. C'è abbastanza pazzia nel mondo ma immagino non finisca mai. (...) È una follia, è sciocco perché... non è serio".

Netanyahu però si diceva ottimista nel tornare al fianco di Trump, che in quell'occasione ai giornalisti sostenne la posizione dell'israeliano definendo Mamdani "un comunista (...) che ha detto cose molto brutte sugli ebrei". Poi una delle ultime battute finali del tycoon, che poi di fatto ha trovato conferma nella cronaca più recente: "Tutto passa attraverso la Casa Bianca. Lui ha bisogno di soldi tramite la Casa Bianca. Si comporterà bene... altrimenti avrà grossi problemi".

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti