04 Novembre 2025
"È un chiaro e immediato pericolo per la comunità ebraica": Ofir Akunis, console generale di Israele a New York nonché ex ministro dell'Innovazione ed esponente di spicco del Likud, è intervenuto oggi, 4 novembre, sulle elezioni in corso per il futuro sindaco della Grande Mela, scongiurando i voti al principale candidato democratico in corsa, Zohran Mamdani.
Una mossa politica nel giorno del voto per il futuro sindaco della città più grande e popolosa degli Stati Uniti, New York. Ofir Akunis, membro del Likud, partito nazionalista di destra del premier israeliano Netanyahu, è intervenuto contro uno dei tre candidati per la posizione di sindaco in città: il 34enne immigrato musulmano Zohran Mamdani, socialista democratico. Per Akunis l'elezione di Mamdani rappresenterebbe una "minaccia chiara ed immediata per le istituzioni ebraiche e le sinagoghe, la maggior parte delle quali sono sorvegliate dal Dipartimento di Polizia di New York".
Ora, nel mirino del politico Akunis ci sono le note tendenze pro Palestina del candidato dem Mamdani, favorevole all'arresto del leader Netanyahu e da sempre apertamente anti-Trump. Tendenze politiche e ideologiche che rappresenterebbero per Akunis, secondo quanto dichiarato alla radio dell'esercito israeliano, un presunto "pericolo per la comunità ebraica" della Grande Mela. Nella fattispecie, secondo le previsioni di Akunis, se vincesse, il democratico permetterebbe ai manifestanti "pro-terrorismo" (ovvero a quelli pro Pal, secondo l'israeliano) di marciare e scatenare rivolte per le strade e nelle piazze di New York. "C’è un pericolo chiaro e attuale per la sicurezza delle comunità ebraiche e degli israeliani in visita qui. Un avvertimento dovrebbe essere rivolto a tutte le comunità ebraiche, non solo ad alcune" ha riferito, aggiungendo che "tagliare il bilancio delle polizia e ridurre il numero di agenti che pattugliano la città dà più margine di manovra ai manifestanti filo-palestinesi".
Ma a quali "tagli di bilancio" si riferisce Akunis? Ai post di cinque anni fa in cui Mamdani affermava di voler "togliere fondi alla polizia", non nel senso però di impoverire le risorse mobilitabili, quanto per creare un'altra agenzia - il Department of Community Safety - volta alla gestione di casi (come salute mentale e senzatetto) normalmente affidati al New York City Police Department. Obiettivo dichiarato di Mamdani sarebbe dunque quello di "decongestionare" le mansioni di quest'ultimo Dipartimento per farlo focalizzare maggiormente su crimini violenti. Ma Akunis incalza aggiungendo che, in caso di vittoria di Mamdani, ci sarebbero persone intenzionate a "vendere le loro proprietà e trasferirsi da New York alla Florida", se non a trasferirsi addirittura in Israele. "Quando parla contro Israele - ha continuato il console riferendosi al candidato dem - parla contro lo Stato ebraico". Attualmente Mamdani è, nei sondaggi, il favorito: col 46,1% dei voti stimati ha staccato il competitor Andrew Cuomo di 14,3 punti (31,8%), mentre il terzo candidato, il repubblicano Curtis Sliwa, si attesta sul 16,3%.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia