21 Dicembre 2025
I ladri girano indisturbati nei musei e all'interno dei palazzi del potere a Parigi. Dopo il Louvre, ora tocca all'Eliseo. Un Maitre d'Hotel responsabile dell'argenteria presidenziale e un suo compagno collezionista di porcellane antiche, sono finiti alla sbarra per un nuovo rocambolesco furto nella capitale francese. Teatro del misfatto è lo storico (e sorvegliatissimo) edificio della presidenza francese, in rue du Faubourg Saint-Honoré, dove risiede il Emmanuel Macron e la moglie Brigitte. Fermati nei giorni scorsi insieme a un terzo complice, i due hanno confessato il colpo. Per anni decine di pezzi - oltre un centinaio tra tazze, scodelle e piatti della prestigiosa Manifattura di Sèvres - sono stati discretamente sottratti dai servizi, gli stessi usati per le serate di gala e i pranzi di Stato. Dopo esser stato contattato sui social network, il maggiordomo dell'Eliseo si sarebbe convinto a sottrarre dalla residenza le porcellane, con la complicità degli altri esperti di antichità. L'uomo è anche accusato di aver falsificato l'inventario degli oggetti nella dimora prima che quelle misteriose scomparse non divenissero troppo evidenti, al punto da insospettire la sicurezza. Nei giorni scorsi i gendarmi hanno fatto scattare i fermi simultanei nel Loiret e a Versailles. La perquisizione nell'appartamento del ladro a Versailles ha permesso di recuperare buona parte della refurtiva. Tutti i principali imputati si sono impegnati a restituire le porcellane rubate ancora in loro possesso, ma verranno processati per furto e ricettazione.
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