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Sudan, Oms: "2500 persone uccise dall'RSF a El Fasher, 460 pazienti trucidati al Saudi Maternity Hospital, rappresaglie contro civili in fuga" - VIDEO

30 Ottobre 2025

Quasi 2500 civili barbaramente uccisimassacrati dai paramilitari delle Forze di Supporto Rapido (RSF) nella città africana di El Fasher, nel Darfur. La situazione sul fronte sudanese, al quarto giorno dall'irruzione dei paramilitari nella città che contava circa 260.000 persone, sta progressivamente degenerando.

Sudan, Oms: "2500 persone uccise dall'RSF a El Fasher, 460 pazienti trucidati al Saudi Maternity Hospital, rappresaglie contro civili in fuga" - VIDEO

A lanciare l'allarme stavolta non è più però solo l'Organizzazione Mondiale della Sanità che, dati alla mano, informa del tragico bilancio di vittime legato alle uccisioni di massa e alle azioni di rappresaglia contro i civili - specie quelli che vengono sorpresi scappare. Ma anche QatarArabia Saudita e gli Stati Uniti d'America stanno condannando i massacri in corso. Le immagini che ci arrivano dal fronte sudanese parlano chiaramente di esecuzioni sommarie, donne, uomini, anziani e bambini uccisi a colpi di fucile e i cui corpi vengono ammassati lungo le strade. A quanto risulta, 2500 sono le persone già uccise, mentre altri video riprendono uccisioni collettive all'interno del Saudi Maternity Hospital. Qui i soldati hanno ucciso più di 460 pazienti e compagni: nel filmato si vedono corpi disseminati per terra, dentro e fuori la struttura, mentre un sopravvissuto viene giustiziato a bruciapelo.

Tutto questo da quando le RSF, guidate dal generale Mohamed "Hemedti" Dagalo, hanno preso possesso della città di El Fasher dopo 500 giorni di tentato assedio. "Abbiamo chiuso il capitolo della guerra ad El Fasher e ora apriamo quello della pace" ha comunicato Dagalo, aggiungendo di voler annunciare la "formazione di una commissione d'inchiesta" su "ciò che è accaduto ad El Fasher", evitando volutamente di utilizzare la parola "massacri". Da quanto emerge inoltre, avrebbe "ordinato ai soldati di lasciare la città" per agevolare l'ingresso di polizia e aiuti umanitari, ma la situazione resta ancora incerta. Intanto, il consigliere Usa per gli Affari Arabi e Africani Massad Boulos è intervenuto duramente: "Gli Usa condannano tutte le violazioni del diritto internazionale umanitario e invitano la leadership di RSF a porre immediatamente fine agli attacchi, proteggere i civili e garantire un passaggio sicuro per coloro che fuggono dalla violenza".

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