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Ritiro Pkk da Turchia, forze curde verso Iraq, l’annuncio davanti a ritratto Öcalan: “Ankara apra strada a transizione democratica” - VIDEO

La decisione, spiegano dal Pkk, risponde direttamente all’appello lanciato lo scorso febbraio da Abdullah Öcalan, fondatore e leader del movimento, che dal carcere aveva chiesto “pace e una società democratica”

28 Ottobre 2025

Davanti a un grande ritratto del leader storico Abdullah Öcalan, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha annunciato il ritiro di tutte le sue forze dal territorio turco, in quello che rappresenta un nuovo passo avanti nel processo di pace con Ankara. La mossa arriva dopo che il gruppo aveva dichiarato di volersi sciogliere nel dicembre 2024 e di porre fine alla lotta armata. “Ora Ankara apra la strada alla transizione democratica e all’integrazione politica”, ha affermato il Pkk, invitando il governo turco a compiere i prossimi passi verso una riconciliazione storica.

Ritiro Pkk da Turchia, forze curde verso Iraq, l’annuncio davanti a ritratto Öcalan: “Ankara apra strada a transizione democratica”

Il Partito curdo dei lavoratori ha confermato che staattuando il ritiro di tutte le sue forze all'interno della Turchia”, con 25 combattenti, uomini e donne, già trasferiti nel nord dell'Iraq, dove la guerriglia mantiene da decenni le proprie basi. L’annuncio, diffuso dai media turchi citando fonti del Kurdistan iracheno, segna una nuova tappa nel percorso iniziato alla fine del 2024, quando il movimento aveva formalizzato la propria dissoluzione e la fine della lotta armata contro lo Stato turco, un conflitto durato oltre quarant’anni e costato la vita a circa 45mila persone.

La decisione, spiegano dal Pkk, risponde direttamente all’appello lanciato lo scorso febbraio da Abdullah Öcalan, fondatore e leader del movimento, che dal carcere aveva chiesto “pace e una società democratica”. Parole che avevano riacceso la speranza di una distensione dopo decenni di scontri, repressione e falliti tentativi di dialogo.

Il gruppo, considerato organizzazione terroristica da Turchia, Stati Uniti e Unione europea, sottolinea che il ritiro è “una diretta conseguenza di quanto concordato al 12° Congresso di maggio”, durante il quale è stata ratificata la fine ufficiale della lotta armata. Già a luglio, decine di guerriglieri avevano bruciato simbolicamente le armi in una cerimonia nella provincia di Sulaimani, nel Kurdistan iracheno, suggellando un impegno di disarmo che oggi trova concreta attuazione.

Nel comunicato diffuso oggi, il Pkk invita il governo turco a promulgare “senza indugio” le leggi necessarie per consentire la reintegrazione dei suoi membri nella società e la loro partecipazione alla vita politica del Paese. Un appello accompagnato da un monito sulle tensioni regionali: “I conflitti e le guerre in corso in Medio Oriente sono arrivati a minacciare seriamente il futuro della Turchia e dei curdi”.

Da parte sua, Ankara ha già compiuto alcuni passi in direzione del dialogo, tra cui la creazione di una commissione parlamentare con la partecipazione di tutte le principali forze politiche, incaricata di delineare le misure legislative richieste dal processo di pace.

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