27 Settembre 2025
Hamas ha smentito di aver accettato il piano proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine al conflitto in corso a Gaza, che include la liberazione immediata di tutti gli ostaggi israeliani. "Non abbiamo mai ricevuto il testo dell'accordo", riferisce Hamas. Trump, da parte sua, auspica di finalizzare l'intesa con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante l'incontro previsto per lunedì.
Il piano prevede che, per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi — sia vivi che deceduti — Israele procederà alla liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi e al ritiro graduale delle sue truppe dalla Striscia di Gaza. Il documento, composto da 21 punti, è stato condiviso dagli Stati Uniti all’inizio di questa settimana con un ristretto gruppo di paesi arabi e musulmani, a margine dei lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il piano prevederebbe, oltre alla creazione di un’amministrazione transitoria palestinese, guidata dall’ex primo ministro britannico Tony Blair, alcuni dei seguenti punti resi pubblici dal Times of Israel:
Gaza sarà trasformata in una zona deradicalizzata e priva di terrorismo, che non costituirà una minaccia per i paesi confinanti.
Saranno avviati interventi di riqualificazione a beneficio della popolazione locale.
Qualora entrambe le parti accettassero formalmente la proposta, le ostilità cesserebbero immediatamente e le forze israeliane interromperebbero le operazioni militari, avviando un ritiro graduale dalla Striscia.
Entro 48 ore dalla conferma pubblica dell’accordo da parte di Israele, tutti gli ostaggi — vivi o deceduti — verrebbero restituiti.
Una volta completato il rilascio degli ostaggi, Israele concederà la liberazione di diverse centinaia di prigionieri palestinesi condannati all’ergastolo, nonché di oltre mille detenuti provenienti da Gaza arrestati dall'inizio del conflitto.
Inoltre, dopo la restituzione degli ostaggi, verrà concessa l’amnistia ai membri di Hamas disposti a impegnarsi per una coesistenza pacifica, mentre coloro che desiderano lasciare Gaza avranno la possibilità di farlo con passaggio sicuro verso paesi ospitanti.
Nel frattempo, proseguono i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Fonti ospedaliere, citate da Al Jazeera, riferiscono che oggi sono almeno 51 i palestinesi rimasti uccisi negli attacchi, di cui 27 solo a Gaza City. La conquista della più grande città della Striscia da parte dell'esercito israeliano costituisce la fase 1 del piano "Aurora" di conquista dell'enclave palestinese e della successiva annessione.
Dall’inizio della guerra, nell’ottobre 2023, il numero delle vittime nella Striscia ha raggiunto almeno 65.549 morti e 167.518 feriti, secondo le stime ufficiali. Tuttavia, si ritiene che il bilancio reale possa essere significativamente più elevato, con migliaia di corpi ancora sepolti sotto le macerie degli edifici distrutti.
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