Sabato, 06 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Vertice Washington, Meloni prova a giustificare cambio di rotta: "Dopo anni si apre uno spiraglio di dialogo, c'è soluzione allo stallo", ma le richieste russe restano le stesse  - VIDEO

In un video social il giornalista Gracis corregge le dichiarazioni della premier: "Vagonata di falsità, la Russia non ha mai cambiato pretese e la difesa ucraina è fallita"

23 Agosto 2025

"È falso. Giorgia, sei una bugiarda". Comincia così a parlare, con parole ardenti, lo scrittore e giornalista Matteo Gracis in un video caricato su Youtube nel quale commenta e smonta, battuta dopo battuta, le dichiarazioni della premier Meloni rilasciate ai microfoni dei giornalisti a latere del summit tenutosi a Washington lo scorso lunedì 18 agosto. Non si sta aprendo nessuno "spiraglio di dialogo" come afferma Meloni: "la Russia - afferma Gracis - non ha mai cambiato le sue richieste, o meglio le sue pretese. Dal giorno zero dell'invasione in Ucraina, ovvero tre anni fa, ha sempre detto le stesse cose: che voleva riprendersi la Crimea e il Donbass, e che voleva stabilire il non ingresso nella NATO da parte di Kiev". "Siete voi, cara Giorgia, che adesso cambiate le carte in tavola. Siete voi che adesso vi rendete conto che di fronte alla disfatta siete obbligati a accettare le richieste di Putin. Questa è la verità". Le dichiarazioni di Meloni, per Gracis, sono fumo negli occhi: non solo il vertice a Washington non ha portato a nessun concreto cambio di rotta, ma quella che la premier chiama "situazione di stallo" in realtà non esiste. "Non c'è nessuna situazione di stallo: l'esercito russo sta avanzando inesorabilmenteViceversa Kiev perde terreno in tutti i fronti aperti dal punto di vista militare".

Non solo. "La controffensiva ucraina, che la stampa occidentale inizialmente ci aveva venduto come un gran successo, è miseramente fallita". E a ciò si aggiunga, continua Gracis, che le sanzioni "che dovevano devastare l'economia della Russia non l'hanno intaccata minimamente, al contrario, hanno devastato le economie europee".

E oltre il danno la beffa, suggerisce Gracis, perché se da un lato le sanzioni economiche hanno svantaggiato chi quelle sanzioni ha emesso, dall'altro "la Russia continua a produrre armi a un ritmo notevolmente maggiore di quello dell'Europa e dell'America". Su un altro punto poi le parole di Meloni vacillano: "siamo stati chiamati per il nostro contributo di proposte di diplomazia" quando per Gracis risulta evidente che al multilaterale di Washington i leader europei si sono "autoinvitati, tant'è che il vertice si è tenuto a Washington, non a Bruxelles, a Roma o Parigi ". "Dopo l'incontro con Putin in Alaska - aggiunge il giornalista - Trump non ha mai parlato di un nuovo vertice con i leader europei, ma solo di un vertice con Zelenski. Siete voi che poi vi siete inseriti, altrimenti vi sentivate troppo esclusi".

In ultima analisi, le "garanzie di sicurezza" fatte all'Ucraina e che, per Meloni, partono "da una proposta italiana, ispirate a quello che è l'articolo cinque della NATO". "Ma quale proposta italiana? Ma vi rendete conto?" risponde Gracis stizzito e battendo sull'importanza di fare del giornalismo critico. "Un vero giornalismo contesta e smonta, farebbe magari delle domande, chiederebbe delucidazioni, chiarimenti di fronte a questa vagonata di falsità". Infine, Gracis conclude con un appello collettivo: "Sarebbe bello che Giorgia, così come gli altri leader europei, la smettessero di perdere tempo con questi teatrini patetici e iniziassero a lavorare e a dedicarsi ai propri paesi, a partire dall'Italia, perché siamo noi ad essere in declino".

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti