23 Giugno 2025
La televisione di Stato iraniana ha annunciato l’inizio dell’operazione “Glad Tidings of Victory” contro le forze statunitensi nella base aerea di Al-Udeid, in Qatar, e di Ain Al Asad in Iraq.
"Stanotte accadrà una grande sorpresa, una che il mondo ricorderà per secoli" – ha dichiarato l’emittente nazionale, lanciando un monito che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti.
Secondo quanto riferito da fonti ufficiali iraniane, l’attacco sarebbe il frutto di un’operazione congiunta tra le forze armate di Teheran e i Guardiani della Rivoluzione islamica (Pasdaran), mirata a colpire duramente le postazioni statunitensi nella regione come risposta a quella che è stata definita un’"aggressione" americana.
"Le forze armate iraniane ed i Pasdaran, in un'operazione congiunta, hanno dato una risposta 'potente' all' 'aggressione' americana" – si legge nel comunicato trasmesso dalla tv di Stato.
L’offensiva, tuttavia, non si è limitata al Qatar. Anche l’Iraq è stato teatro della rappresaglia: secondo quanto riportato da Axios, una seconda base americana – quella di Ain al-Asad – è stata presa di mira. Si tratta di una base già colpita in passato, in particolare l’8 gennaio 2020, quando l’Iran reagì all’uccisione del generale Qassem Soleimani con un lancio massiccio di missili.
Stavolta, stando ai media iracheni, sarebbero stati 6 i missili sparati contro Ain al-Asad. La Reuters ha riferito che i sistemi di difesa aerea statunitensi presenti nella base irachena sono stati immediatamente attivati.
Nel frattempo, tensioni si registrano anche nei cieli della regione: lo spazio aereo degli Emirati Arabi Uniti risulta essere stato chiuso, a seguito del sospetto attacco missilistico proveniente dalla Repubblica islamica.
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