Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Blackout a Gaza dopo blocco israeliano su ingresso carburante, medici palestinesi operano con la luce dei cellulari - VIDEO

Le scorte di carburante sono quasi esaurite e i generatori d'emergenza non sostengono più nemmeno le esigenze energetiche minime degli ospedali

13 Giugno 2025

Blackout a Gaza causato dal blocco israeliano sull'ingresso di carburante. Il blocco energetico imposto dallo Stato ebraico ha paralizzato la maggior parte degli ospedali della Striscia, negando l'accesso alle cure mediche di base per migliaia di civili. Secondo fonti palestinesi, le scorte di carburante sono quasi esaurite e i generatori d'emergenza non sostengono più nemmeno le esigenze energetiche minime degli ospedali. I medici sono quindi costretti a operare al buio, illuminando il tavolo operatorio solo con la luce dei cellulari: "condizioni disumane, crisi umanitaria in corso".

Ma non solo il blocco israeliano sull'ingresso di carburante. I raid israeliani hanno colpito gli ultimi avamposti che assicuravano la connessione a Internet e alla linea fissa. L'Idf attaccato tra l'ultima linea principale in fibra ottica rimasta nella Striscia, come ha confermato il Ministero delle Telecomunicazione dell'Autorità Nazionale Palestinese in una nota. Gravi problemi per le comunicazioni interne ed esterne a Gaza: i media stranieri non possono più entrare nella Striscia a causa del blocco di Tel Aviv e, al contempo, le informazioni fornite dai giornalisti locali, dalle Ong e dai cittadini non saranno più diffuse per il crollo della fibra ottica. Si preannuncia un isolamento totale dal resto del mondo per gli abitanti della Striscia, visto anche il blocco degli aiuti umanitari.

Non è possibile tenere monitorata la Striscia di Gaza in alcun modo e le comunicazioni sono sempre più complicate. In queste ore, chi si trova nella Striscia ha provato a sfruttare modalità di fortuna per lanciare brevi messaggi per rassicurare i propri cari. Gli escamotage sono vari, come le e-sim, utilizzate dal reporter Al Hassan Selmi, che negli ultimi mesi ha documentato puntualmente il genocidio in corso. Questa mancanza di rete porta le persone, come lo stesso Selmi, a avvicinarsi al confine di Gaza, esponendole agli attacchi delle Forze di Difesa Israeliane. L'operatore umanitario italiano Gennaro Guidetti ha utilizzato invece il segnale satellitare, con cui ha assicurato con un messaggio su Instagram di stare bene. Sono più di 24 ore che non si riescono ad avere collegamenti con Gaza.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti