Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Shireen Abu Akleh, documentario svela identità assassino della giornalista di Al Jazeera uccisa nel 2022, sarebbe 20enne soldato israeliano dell'Idf- VIDEO

La giornalista ndossava casco e gilet con la scritta “Press” ben visibile quando è stata uccisa l’11 maggio 2022, mentre documentava un raid militare israeliano nel campo profughi di Jenin; ora il documentario aiuta a far luce sulla vicenda

08 Maggio 2025

Un documentario sull’uccisione della giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, da parte delle forze israeliane, svela l'identità del soldato che ha premuto il grilletto.

"Chi ha ucciso Shireen?", è un’inchiesta video di 40 minuti prodotta dalla società mediatica Zeteo, con sede a Washington, che rivela che il responsabile dell'omicidio sarebbe un soldato israeliano ventenne, al suo primo turno di servizio nella Cisgiordania occupata. Il documentario accusa inoltre gli Stati Uniti di aver tentato di proteggere l’alleato Israele da qualsiasi forma di responsabilità per l’uccisione. Il produttore esecutivo del documentario, Dion Nissenbaum, ha dichiarato ad Al Jazeera che l’obiettivo era identificare il responsabile dell’omicidio – un’informazione che, secondo Zeteo, Israele avrebbe cercato di tenere segreta – e di stimolare nuove indagini da parte delle autorità statunitensi.

Il fratello della giornalista, Anton Abu Akleh, ha definito il documentario “davvero importante” per la sua famiglia: “Sono certo che contribuirà a fare luce sulla vicenda e a dimostrare che, come altri giornalisti in Palestina, Shireen è stata presa di mira sistematicamente dall’esercito israeliano". Il film include interviste esclusive a ex funzionari statunitensi e israeliani, ex soldati, e giornalisti che conoscevano personalmente Abu Akleh.

L'omicidio di Shireen Abu Akleh

La giornalista indossava casco e gilet con la scritta “Press” ben visibile quando è stata uccisa l’11 maggio 2022, mentre documentava un raid militare israeliano nel campo profughi di Jenin. Al Jazeera ha definito la sua morte un “assassinio a sangue freddo”. Le indagini condotte da agenzie di stampa, organizzazioni per i diritti umani e Nazioni Unite hanno tutte indicato che Abu Akleh è stata uccisa probabilmente in modo deliberato da militari israeliani. Israele, inizialmente, aveva cercato di attribuire la responsabilità ai combattenti palestinesi, per poi riconoscere in seguito che le proprie truppe erano coinvolte, sostenendo però che si era trattato di un “incidente”. Un anno dopo, l’esercito israeliano ha espresso “profondo rammarico” per la morte della giornalista, ma ha deciso di non avviare procedimenti penali contro i soldati coinvolti. Gli Stati Uniti hanno ritirato la richiesta di un’indagine penale in seguito alle scuse di Israele.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti