04 Maggio 2025
Moni Ovadia, cantante, attore e scrittore, si è espresso duramente contro il sionismo perpetrato dal Israele. Intervistato da Peter Gomez, Ovadia ha parlato lungamente della questione, analizzandola minuziosamente.
"La caratteristica saliente del sionismo è aver costruito un sistema di propaganda e di menzogne che fa sembrare Stalin un dilettante. Perché, dico questo, lo so che è duro da mandare giù e io, ripeto, io non faccio più neanche il minimo sconto al sionismo. Prima di tutto perché secondo me il sionismo è stata e sarà la più grande disgrazia di tutta la storia ebraica, perché è il momento in cui tu dimostri che per te tutto l'ebraismo è niente", dice Ovadia. "Le Scritture dicono che la vendetta non è permessa, la vendetta appartiene a Dio, non è cosa di uomini. Ma soprattutto l'ebraismo ha enfatizzato la caratteristica della giustizia. Allora, pensa a che livello di perversione e rispetto proprio all'etica ebraica è ammazzare innocenti per crimini commessi da colpevoli o presunti colpevoli".
"Perché io vorrei sapere qualcun altro cosa avrebbe fatto trovandosi nella posizione dei palestinesi di Gaza. Il 7 ottobre non è stato Hamas. Quella di Hamas è stata una reazione a uno stilicidio durato, interminabile, perpetrato da chi non ti riconosce niente. I palestinesi hanno chiesto all'UNESCO riconoscimento culturale, gli israeliani terrorismo culturale", prosegue Ovadia, che poi ha aggiunto che "come ebreo" si sente "pugnalato alla schiena". "Gli ebrei hanno fatto per millenni parte dei paria, cioè emarginati, perseguitati, calunniati. I sionisti hanno deciso di entrare nel salotto dei vincitori. Noi faremo come quelli che ci hanno sterminati. Posso io accettare una cosa del genere? Tu hai pervertito millenni di storia".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia