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Proteste palestinesi a Gaza contro Hamas: "Fuori dalla Striscia" e a Gerusalemme contro Netanyahu: "Non rappresenta il popolo" - VIDEO

Manifestazioni palestinesi a Beit Lahiya, Khan Younis e Jabalia e parallelamente israeliane a Gerusalemme, la richiesta comune: la fine della guerra e un cambio di leadership

27 Marzo 2025

Sia Gaza che Gerusalemme sono interessate da giorni da manifestazioni contro, rispettivamente, Hamas e Netanyahu. I palestinesi protestano per la fine della guerra e al grido di "Fuori Hamas dalla Striscia" contestano l'autorità dell'organizzazione, mentre Hamas accusa i manifestanti di essere "megafoni" dello stato ebraico. Dall'altra parte i cittadini israeliani manifestano contro il governo ritenuto "non più legittimo", mentre l'esecutivo approva la tanto contestata riforma della giustizia voluta da Netayahu

Proteste palestinesi a Gaza contro Hamas: "Fuori dalla Striscia" e a Gerusalemme contro Netanyahu: "Non rappresenta il popolo"

"Fuori Hamas dalla Striscia", è il grido dei manifestanti palestinesi contro l'organizzazione. Le proteste si sono concentrate nel nord di Gaza e soprattutto a Beit Lahiya, altre manifestazioni si sono tenute anche a Khan Younis e Jabalia. I cittadini palestinesi, 3000 secondo alcune stime, sono scesi a protestare tra le macerie chiedendo la fine della guerra. "Hamas ci ha distrutti e ci ha portato il disastro", ha detto una manifestante, "Vogliamo la paceSiamo qui per dire basta all'uccisione di bambini, basta al genocidio e basta a ciò che Trump e Netanyahu stanno facendo qui".

Hamas da parte sua ha subito 'condannato' le proteste, Sami Abu Zuhri, membro dell'organizzazione, ha definito i manifestanti "Megafoni di Israele" accusandoli indirettamente, di aver tradito la loro causa. Il rappresentante di Hamas in Libano e Tehran, Osama Hamdan, ha accusato Israele di "avere avviato le proteste"

Dall'altra parte, a Gerusalemme, mentre l'esecutivo convalida la controversa riforma della giustizia del premier, i cittadini israeliani contestano l'autorità di Netanyahu e del suo governo ritenuto "non più legittimo", chiedono un'inchiesta sugli attacchi del 7 ottobre, il rilascio dei 59 ostaggi israeliani a Gaza e non da ultimo "elezioni immediate".

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