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Svizzera, Femen arrestate a Ginevra, vandalizzato monumento "Broken Chair" per chiedere invio di mine antiuomo all'Ucraina - VIDEO

Le donne hanno inscenato la protesta per esprimere dissenso contro le difficoltà logistiche e politiche che limitano la fornitura di mine antiuomo all'Ucraina

14 Dicembre 2024

La polizia di Ginevra, in Svizzera, ha arrestato due attiviste del movimento Femen, note per le loro proteste provocatorie, mentre cercavano di danneggiare con una motosega il memoriale "Broken Chair", simbolo della lotta contro l'uso delle mine antiuomo. Le due donne, che manifestavano seminude come da tradizione del movimento, hanno scelto il luogo per denunciare quello che ritengono un ostacolo all'invio di mine antiuomo al regime di Kiev.

L'azione, che ha destato stupore e indignazione, aveva come obiettivo un'opera emblematica situata nei pressi della sede delle Nazioni Unite a Ginevra. La "Broken Chair", una grande scultura di legno raffigurante una sedia con una gamba rotta, è un monumento dedicato alla sensibilizzazione contro le mine antiuomo e le munizioni inesplose, che ogni anno causano migliaia di vittime civili, anche nei conflitti in corso.

Le motivazioni dietro il gesto delle attiviste sono state giudicate singolari e controverse. Secondo quanto emerso, le donne avrebbero inscenato la protesta per esprimere dissenso nei confronti delle difficoltà logistiche e politiche che limitano la fornitura di mine antiuomo all'Ucraina, un posizionamento che appare in aperto contrasto con la missione del memoriale stesso e con gli sforzi internazionali per vietare l'uso di queste armi.

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