13 Dicembre 2024
Siria, Al Jazeera ha testimoniato il ritrovamento di una fossa comune contenente "migliaia di corpi chiusi in sacchi di plastica numerati". Si tratterebbe di un "terreno grande circa 5mila metri quadrati", afferma il giornalista, l'area corrisponderebbe quindi alla superficie di un campo da calcio regolamentare e sarebbe situata nel sobborgo di Qutayfa, nella periferia a nord-est di Damasco.
"Su tutta quest'area ci sono numerose trincee", mostra il giornalista nel video. Le "trincee", ricoperte da dei blocchi in cemento sotto i quali si intravedono dei sacchi bianchi, "rappresentano una fossa comune" e prosegue, cercando di indicare la quantità di sacchi bianchi, "in ogni trincea sono state collocate più di 100 vittime".
La fossa comune è riconoscibile dalla strada che dalla capitale siriana porta all'aeroporto internazionale. Le ossa e i resti ritrovati sarebbero contenuti all'interno di sacchi bianchi numerati, mentre i corpi bruciati e torturati sarebbero contenuti in sacchi marroni e verdi, secondo quanto riportato da Al Jazeera. "Questi corpi vengono probabilmente dalle prigioni politiche del regime, come quella di Sednaya", ha ipotizzato l'uomo intervistato dal giornalista dell'emittente panaraba. L'intervistato dichiara al giornalista di essere stato lui stesso un detenuto della prigione di Sednaya. Resta da approfondire la vera entità della fossa comune, sia per comprendere se si tratti realmente di resti umani che per comprenderne la vastità.
Intanto il "governo provvisorio" annuncia la sospensione della Carta costituzionale e del Parlamento per tre mesi. "Sarà formato un comitato legale e per i diritti umani per esaminare la Costituzione e poi apportare emendamenti", ha spiegato Mohammed Al-Jolani, il Leader del gruppo jihadista Hayat Tharir al-Sham (Hts). L'attuale Costituzione risale al 2012 e non specifica che l'Islam sia religione di stato.
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