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Siria, ribelli jihadisti di Hts sparano a sangue freddo a due soldati dell'esercito nel letto di un ospedale, ma Al-Jolani diceva: "Niente vendetta" - VIDEO CHOC

I due soldati siriani, gravemente feriti, sono stati uccisi freddamente dagli uomini di Hts, che hanno ripreso la scena in un video

12 Dicembre 2024

Ancora violenza in Siria: il video mostra due ribelli jihadisti appartenenti al gruppo di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), dopo essere entrati nella stanza d'ospedale hanno sparato e ucciso brutalmente due soldati siriani, visibilmente feriti e altrettanto gravemente impossibilitati a fuggire dal loro letto ospedaliero. Un netto esempio di brutale rappresaglia nei confronti dei due Saf allettati. Ma solo due giorni fa, in concomitanza della presa di potere del nuovo primo ministro del "Governo di salvezza" siriano, l'ingegnere Al-Bashir, il leader del gruppo islamista filo-turco, Mohammed Al-Jolani aveva rassicurato non solamente la popolazione siriana ma "il mondo" che, ha detta sua, "non ha nulla da temere. Le paure sono inutili", richiamando poi i ribelli, suoi seguaci, nell'evitare di commettere atti di "vendetta".

Il video è stato ripreso dagli stessi aguzzini islamisti e poi riportato da diversi utenti social, che hanno cercato di analizzarne il discorso. Alcuni traduttori hanno rilevato la lingua parlata dai ribelli. Questi avrebbero infatti comunicato in turco e in lingua uzbeca con i due soldati dell'esercito siriano. Due lingue a loro, da quanto si evince dal video, sconosciute e incomprensibili.

Nel video si vedono due uomini entrare all'interno di una stanza ospedaliera, in cui erano rinchiusi i due soldati brutalmente trucidati. Uno dei ribelli avvisa l'altro di entrare: "Vieni, vieni, stanno dormendo". Appena udita la voce, i due Saf feriti si svegliano e vengono immediatamente incalzati dalle domande dei due jihadisti. Inutili le loro richieste di cibo che restano inascoltate. "Fame, fame, fame" continua a ripetere uno dei due siriani.

"Dove lavorate?" insistono i jihadisti, "dove lavorate?". "Ho lavorato per 5 anni nelle forze di sicurezza siriane" risponde uno dei militari. "Non mi sento al sicuro, perché siete armati? Volete ucciderci? Cosa volete da noi?", domanda l'altro, visibilmente impaurito. "È stato tutto diverso per 5 anni, in questo posto" replicano i ribelli, minacciosi. Dopo, gli spari a bruciapelo che hanno ucciso i due soldati dell'esercito del presidente Assad. "Andiamo andiamo, dobbiamo uscire da qui", si sente pronunciare sul finale dai due jihadisti di Hts.

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