10 Dicembre 2024
Israele bombarda la Siria e invade le Alture del Golan, un territorio "nostro per l'eternità" secondo Netanyahu. Dopo la caduta di Assad, le truppe di Israele sono entrate in Siria per la prima volta dal 1973. Lo Stato ebraico ha bombardato aeroporti, radar, depositi di armi e munizioni, centri di ricerca e navi militari di Assad. In totale secondo l'Osservatorio dei diritti umani sarebbero stati ben 310 raid, un numero altissimo che cementifica ancora di più la convinzione che Israele e Usa abbiano organizzato assieme il piano della caduta del regime di Assad.
Come se non bastasse, Israele ha invaso le alture del Golan, un territorio che lo Stato ebraico occupò nel 1967 per diventare 14 anni più tardi parte integrante di Israele sotto il nome di "distretto settentrionale". Un'annessione che però non è mai stata riconosciuta dalle Nazioni Unite. Per l'Onu l'avanzata costituisce "una violazione" dell'accordo di disimpegno del 1974 tra Israele e Siria. Secondo l'Iran si tratta di una "occupazione illegittima". Le truppe di Israele starebbero avanzando coi tank, a 20 km da Damasco. Una ricostruzione che l'Idf ha provato a smentire: "Le segnalazioni diffuse da alcuni organi di stampa che affermano che le Forze di difesa israeliane stanno avanzando verso o si stanno avvicinando a Damasco sono completamente false", ha scritto il portavoce militare Avichay Adraee su X. "Le forze dell’IDF sono di stanza all’interno della zona cuscinetto e in punti difensivi vicino al confine per proteggere i confini di Israele". Per gli Usa l'incursione deve essere "solo temporanea".
I toni di Netanyahu non aiutano a smorzare la situazione: "Le Alture del Golan faranno parte dello Stato di Israele per l'eternità".
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