06 Settembre 2024
In Venezuela, il presidente Nicolas Maduro ha annunciato che i festeggiamenti del Natale di quest'anno saranno anticipati al 1° ottobre. La decisione è stata comunicata lunedì sera nel corso di un intervento nel suo programma televisivo 'Con Maduro +' sul canale Globovisión: “È settembre e già si sente profumo di Natale. Per questa ragione quest'anno, in omaggio a voi, come forma di riconoscenza nei vostri confronti, anticiperò il Natale al primo di ottobre. Arriva il Natale il primo ottobre! Per tutti e tutte, è arrivato il Natale, con pace, felicità e sicurezza!”, ha affermato il presidente in tv. Maduro ha sostenuto che la decisione di anticipare il Natale è stata presa per ringraziare i venezuelani per aver continuato a lavorare e aver contribuito a “mantenere la pace” durante il blackout di venerdì scorso che ha lasciato quasi l'80% del paese senza elettricità. Con l'anticipo del Natale saranno anche anticipati le decorazioni natalizie negli spazi pubblici e gli aiuti nei quartieri più poveri. Di fatti, durante le festività, si intensifica in Venezuela la distribuzione di cibo e aiuti alla popolazione, in particolare carne ed alimenti costosi. Il bonus per i dipendenti statali, el aguinaldo, viene erogato dal governo durante il periodo natalizio per aiutare a sostenere le spese maggiori. Quest'anno il bonus potrebbe arrivare “prima e diviso in rate, proprio a partire da ottobre“.
La decisione di spostare il Natale è parsa per molti come una strategia per tentare di placare le tensioni che investono il Paese dopo la sua presunta “vittoria truccata” alle elezioni del 28 luglio. La scelta potrebbe essere, inoltre, legata alla volontà di “tamponare la difficile situazione sociale di malcontento e di povertà diffuso nel Paese”. Questa strategia è stata già utilizzata in passato quando, nel 2021, pubblicò sui social un video in cui, addobbato a festa, passeggiava per il cortile di Palazzo Miraflores di Caracas. L'accusa di aver truccato le elezioni, è sostenuta oltre che da Stati Uniti e diversi paesi latinoamericani, anche da alcuni alleati storici di Maduro come Messico, Colombia e Brasile. La Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV) ha reagito aspramente all'annuncio di Maduro, sottolineando il fatto che il Natale rappresenti un festeggiamento universale e stabilito dall'autorità ecclesiastica, prevista il 25 dicembre, e che non può essere usata per “scopi politici o di propaganda”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia