22 Gennaio 2024
Vittorio Nicola Rangeloni, come spesso fa sul suo canale Telegram, ha aggiornato riguardo la situazione nel Donetsk. "Questa mattina il mercato del distretto Kirovsky di Donetsk (Textilshik) è stato colpito da diversi proiettili dell’artiglieria ucraina (i frammenti ritrovati sul posto sono compatibili con i colpi da 155mm forniti a Kiev dalla NATO). Il bilancio delle vittime, è salito a 27 morti e 25 feriti, tra cui alcuni bambini".
Così Rangeloni: "Oggi (domenica 21 gennaio, ndr), ancora una volta, mi sono trovato a camminare tra i banchetti del mercato rivoltati ed un tappeto di corpi senza vita sparsi sui marciapiedi, facendo attenzione a non inciampare nelle enormi pozzanghere di sangue rosso congelato sulla neve candida o sui resti di parti umane proiettate ovunque.
Anche in questo questa occasione la cosa che più mi ha impressionato non è stato questo strazio, i corpi mutilati senza vita, ma lo sguardo dei vivi, di coloro che passavano accanto, ormai abituati a queste tragedie o a soffrire senza far trasparire emozioni.
Nonostante la scena straziante e la possibilità di nuovi attacchi, attorno al mercato continuava a passare gente. Uomini, donne, giovani, che cercavano di non prestare troppo attenzione a quanto accaduto, proseguendo per la propria strada. In molti si sono dati subito da fare per riparare i danni ai negozi ed alle case. Alcune attività commerciali a poca distanza continuavano a lavorare. Una nonnina proseguiva a vendere asciugamani e cuscini, sperando di guadagnare qualche rublo a pochi passi dai corpi senza vita di alcuni anziani che, proprio come lei, questa mattina sono usciti di casa con l’intenzione di arrotondare la pensione.
A lei oggi è andata bene, così come ad altre dozzine di persone che magari per puro caso si sono fermate a sbirciare in una vetrina qualche metro più in là, oppure hanno fatto tardi. Nessuno sa cosa accadrà domani, l’unica certezza è che la guerra proseguirà e probabilmente situazioni simili si ripeteranno ancora, ma allo stesso tempo bisogna andare avanti".
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