09 Settembre 2023
Nella notte dell'8 settembre, il Marocco è stato colpito da una violenta scossa di terremoto con magnitudo 7. L'epicentro del terremoto è stato localizzato a circa 70 chilometri dalla città di Marrakech, a una profondità di 10 chilometri. La scossa ha causato gravi danni e ha avuto un impatto devastante su numerose comunità nella regione.
Immediatamente dopo la scossa, le linee telefoniche e i collegamenti internet si sono interrotti, rendendo difficile comunicare con le zone colpite. Gran parte della città di Marrakech è rimasta al buio, mentre le prime immagini mostravano muri crollati e danni significativi nella medina. Le strade erano piene di persone in fuga mentre cercavano un rifugio sicuro, e si sono aperte crepe anche in alcune strade. Molti dei cittadini hanno dormito per strada durante la notte.
Il bilancio ufficiale provvisorio del terremoto è stato tragico, con più di 2000 morti confermati. Le vittime sono state segnalate in diverse province e prefetture, tra cui Al Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Questi numeri sono destinati ad aumentare man mano che emergono ulteriori informazioni sulle località remote e isolate colpite dal sisma.
L'Italia, insieme alla comunità internazionale, ha risposto prontamente all'appello di aiuto del Marocco. La Farnesina, in coordinamento con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, ha iniziato a monitorare la situazione e a stabilire contatti con le autorità locali. Per chiunque abbia bisogno di assistenza o desideri segnalare un'emergenza, è possibile contattare l'Unità di Crisi al numero +39 06 36225. L'Italia sta lavorando per fornire tutto il supporto possibile al Marocco in questo momento difficile. Sulla piattaforma X, Tajani ha scritto: "Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari"
Uno dei problemi principali in queste prime fasi di emergenza è stato raggiungere le località remote vicine all'epicentro del terremoto. Molti dei paesi situati nell'Atlante sono caratterizzati da condizioni di povertà, mancanza di infrastrutture e difficoltà di accesso. Le case in queste aree sono spesso costruite con materiali tradizionali, come paglia, fango e sassi, rendendole particolarmente vulnerabili alle scosse sismiche. Molti monumenti storici hanno subito danni irreparabili, come il minareto della piazza principale di Marrakech.
Con l'aumento dei casi di feriti, il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue.
La città di Marrakech è la città più duramente colpita dal terremoto, con particolare allarme nella medina, il centro storico, dove le parti più fragili delle mura di cinta sono crollate. Numerose abitazioni sono state danneggiate, e nella piazza Jamaa el Fna, un minareto di una piccola moschea, situata vicino al celebre "Café de France", è crollato. Anche nella kasbah di Marrakech si segnalano danni significativi, e numerose abitazioni nella zona nord-est hanno subito crolli.
Oltre a Marrakech, la catastrofe ha colpito altre zone del paese. Nella città nuova, Gueliz, sono state rilevate crepe nel campanile della chiesa cattolica, mentre Essaouira, affacciata sull'Oceano Atlantico, ha riportato danni consistenti alle facciate degli edifici. Nel centro meridionale del paese, a Ouarzazate, si sono verificati altri importanti crolli di edifici.
Mentre il Marocco affronta questa tragica emergenza, l'Italia ha espresso il suo sostegno al Paese. Giorgia Meloni, che al momento si trova a Nuova Delhi per il vertice G20, in una nota di Palazzo Chigi "ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco" e "ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza".
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