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Bakhmut, Paola Ceccantoni: "Al G7 di Hiroshima la caduta della città trasformata dalla propaganda in 'una buona cosa'" - VIDEO

Ma a che serve fare satira quando c'è la propaganda? Questi sono dei professionisti e quando gli batti?

25 Maggio 2023

La vedete questa bella tavolata? Guardate che sguardi sorridenti, che sorrisi di gomma, bracci, baci. In questo tripudio di convenevoli si è svolto il G7 a Hiroshima. Proprio quello che anni orsono è stato il luogo dove una bomba atomica è stata sganciata sui civili, diventa il pulpito appropriato per tenere lezioni di civiltà e prendere decisioni per la difesa della libertà.

E tra un convenevole e l'altro questa allegra ciurma ha discusso dell'invio degli F-16 all'Ucraina. È incredibile come ogni volta si alzi sempre di più il tiro facendola sembrare una cosa perfettamente normale. Prima mandavamo armi per la difesa, adesso sono diventate armi per la riconquista. Prima eh, mandiamo solo missili a medio raggio, poi gli mandiamo quelli a lunga gittata. Niente carri armati, e gli abbiamo mandati. E anche sui caccia avevamo detto no, e invece alla fine... Tadam! Noi italiani, gli F-16 non li abbiamo, ma ci siamo messi a disposizione per l'addestramento.

Addestramento che dura dai 15 a 24 mesi in tempo di pace. Ma vuoi mettere il trionfalismo e la visione ottimistica per cui ogni arma sia quella risolutiva? Eh, adesso la retorica è quella che bisogna bilanciare le forze. Quindi ti stanno anticipando che per bilanciarle il prossimo step sarà quello di mandargli gli uomini e poi l'atomica. 

Tranquilli che riusciranno a fare anche questo. Poi raccontandoci che armi sempre più potenti servono alla de-escalation (come funzioni questo principio però non è ancora ben chiaro). Poi non lo so, io ho due domandine me le farei... Cioè mettere armi sempre più potenti in mano ad un esercito di resistenza che esattamente come nel conflitto afgano-sovietico si sta configurando capace di compiere attentati come ad esempio quello più recente a Belgorod, beh, a me un pochino mi fa dubitare.

Ma lo so, il limite è il mio. Insomma, nel caso non fosse già stato abbastanza chiaro, l'Allegra Combricola ha deciso che la guerra in Ucraina non può e non deve finire. E anzi, incrementiamo sempre di più la potenza delle armi che mandiamo
e che bisogna scommettere sulla vittoria dell'Ucraina.

Non so se ci avete fatto caso, ma i sorrisi erano un po' imbalsamati. Perché mentre gestivano la sala scommesse sulla vittoria dell'Ucraina, all'orecchio gli è arrivata la notizia della definitiva caduta di Bakhmut o, diciamola meglio, è arrivata la conferma da parte dell'Ucraina della caduta di Bakhmut. Perché si sa le cose diventano reali solo quando arriva la
conferma da Kiev, così il Kiev ammette oggi una caduta che in realtà è avvenuta già più di un mese fa, ma siccome
Kiev diceva che non era vero allora non era vero qui me devo togli un sassolino dalla scarpa. Vi ricordate quando un mese fa feci il video dicendo che Bakhmut era caduta? Che ormai la città era distrutta e veniva tenuta in vita soltanto dalla carta stampata della propaganda per farne un feticcio a cui aggrapparsi? Ecco chiaramente tutti i grandi esperti di guerra che non ne azzeccano una dal 24 febbraio erano corsi subito a dire "No, Pubble!" Com'è che avevano detto? Eh sì, perché ancora mi ronza nell'orecchia e che avevo fatto una sonora figura di m***a

Ecco, io credo in realtà che a fare delle figure di merda sia piuttosto chi racconta falsità in seno alla tifoseria da Stadio, ma rimango sempre colpita dai mille modi in cui la propaganda prova a delegittimare la realtà. Quindi, di Bakhmut
rimane una città distrutta, con enormi perdite in termini di sacrificio umano. Ma la propaganda non ha
intenzione di fermarsi, perché può usare le macerie per una nuova narrazione.

Tutto rigorosamente senza alcun rispetto per le vite umane, meno che mai per l'informazione e figuriamoci per la loro stessa dignità. Quindi Bakhmut è caduta. Sì, dopo avercela venduta come il simbolo della resistenza a Ucraina, dopo che perfino al festival di San Remo si cantava "fortezza Bakhmut". Dopo averla descritta come una città di fondamentale importanza strategica dove il meglio del meglio dell'esercito ucraino stava spendendo tutto se stesso, improvvisamente, appena persa, per la propaganda Bakhmut non conta più tanto. Che non fosse importante strategicamente avevano già cominciato a dirlo quando avevano visto le brutte, ma adesso hanno fatto un capolavoro. 

Repubblica ci tiene a dire che i soldati persi alla fine erano soldati male addestrati, con poche risorse, quasi meglio così, perché i migliori si possono usare per la controffensiva per non essere da meno, il Corriere della Serva si spinge addirittura oltre
addirittura dice che aver perso Buckmuth è quasi un vantaggio perché adesso i russi si trovano intrappolati.

Ma hai capito come? L'hanno persa apposta! Sembra un po' la narrazione dei Rampini quando diceva che le sanzioni che colpivano l'economia europea in realtà facevano il danno alla Russia, ve? "La nostra recensione forse sarà la prima vera sanzione economica che farà male su un serio a Putin". Ve lo ricordate, no? Perché qui è tutto così.

Se va bene, va bene. Se va male, invece, c'è tutto un contorcimento mentale per spiegare che era tutto pianificato.
Certo, bisognerebbe chiederlo ai soldati ucraini caduti, ai civili colpiti, che si ritrovano una città distrutta, se hanno gradito questa fine strategia, o come l'impressione che non possano rispondere. Siamo arrivati letteralmente alla sagra dell'assurdo, non solo ci abbiamo questi che prendono delle decisioni da pazzi, la stampa per giustificare le decisioni di questi che
cosa non riesce ad inventarsi, e visto che mo' a tenere banco è il cambiamento climatico. E qualcuno il ditino l'ha alzato dicendo scusate ma ci rompete tanto le balle con il cambiamento climatico e poi portate avanti l'industria bellica che è l'industria più inquinante al mondo? Allora fermi tutto, colpo di genio! L'esercito ucraino combatte con le bici elettriche! Ah sono anche green! Per fino in guerra si riesce a pensare al rispetto dell'ambiente, bici elettriche ma munizioni all'uranio impoverito.

Ma a che serve fare satira quando c'è la propaganda? Questi sono dei professionisti e quando gli batti? Più le cose andranno peggio e più fidate che tireranno fuori delle perle incredibili. Quindi che altro potremmo fare se non ridere finché ci lasciano ancora gli occhi per ride? E il problema sarà quando ci saranno rimasti solo gli occhi per piagne.

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