09 Ottobre 2022
L'attentato sul ponte di Crimea rivendicato da Kiev che ha fatto gli auguri di buon compleanno a Putin ha rilanciato con un'onda mediatica le azioni militari dell'esercito ucraino. Putin ha affidato ai servizi segreti russi l'inchiesta sull'attentato al ponte, prima fatto esplodere con un camion autobomba che ha ucciso tre civili i cui cadaveri, recuperati tra le macerie, sono ancora in corso d'identificazione. Il Giornale d'Italia aveva dato anticipatamente la possibilità di un attentato al ponte di Crimea rintracciando nel dark web alcune intercettazioni di ucraini che erano state fatte circolare all'interno dell'esercito russo. L'attentato non è avvenuto più via mare poiché i corridoi del grano non transitano più in prossimità del ponte. Per questo è stato scelto il camion auto bomba.
Puntina ha deciso di affidare l'indagine su l'attentato al ponte di Crimea inaugurato nel 2019 e che ha dato grande lustro alla Russia che ha così potuto certificare l'annessione definitiva della Crimea a seguito del referendum. Benché oggi Kiev non riconosca la missione della Crimea, nel 2015 ha firmato con la supervisione dell'Unione Europea, gli accordi di Minsk che invece certificavano il riconoscimento della Crimea già annessa nel 2014.
Volodymyr Zelensky ha dichiarato che "tutto ciò che è illegale deve essere distrutto", facendo riferimento alle opere pubbliche realizzate dai russi in territorio che lui reputa essere ucraino. Nel farlo ha comunque rivendicato l'attentato al ponte di Crimea che costituisce un crimine di guerra in quanto perpetrato su un obiettivo sensibile in uso ai civili e che infatti ha comportato la morte di tre persone civili. Gli stessi ucraini hanno poi fatto gli auguri a Vladimir Putin affermando che questo è un giorno importante per loro e che il ponte era fondamentale per il trasporto di generi alimentari, rifornimenti e merci a Kherson, città che stanno tentando di riconquistatre. Tutti elementi che avrebbero ricondotto a Kiev la mano che ha fatto detonare il ponte di Kerch, anche in riferimento alle stesse parole di Zelensky, ma un consigliere del presidente corregge il tiro e afferma: "Sono stati i russi a far saltare in aria il ponte di Kerch!". Perché dunque queste affermazioni contrastanti? La ragione va ricercata nel fatto che l'attentato al Ponte ha causato 3 morti civili ed è una struttura civile in uso. L'attentato avrebbe avuto due obiettivi: far saltare in aria l'orgoglio della Russia attraverso un'azione dal forte impatto mediatico e negare l'annessione sottoscritta da Kiev con gli accordi di Minsk nel 2015. Gli obiettivi sono stati raggiunti. Ma attentare ad una struttura civile è a tutti gli effetti un crimine di guerra.
"L'attentato è avvenuto alle 6:07 sulla parte automobilistica del ponte di Crimea dal lato della penisola di taman, un camion è stato fatto esplodere provocando un incendio su sette serbatoi di carburante di un treno che si muoveva in direzione della penisola di Crimea. C'era un crollo parziale di due campate automobilistiche", questa è la ricostruzione della dinamica da parte di Mosca che attualmente ha deciso di affidare al generale Sergej Surovikin le indagini che dovrebbero condurre alla mano dell'attentatore.
Fonti russe hanno poi affermato che, benchè cio siano ancora indagini in corso, sono state sfruttate le carreggiate ancora integre per far circolare il traffico sul ponte e infatti già dopo 24 ore, Mosca ha annunciato che il Ponte è già nuovamente in funzione.
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