06 Ottobre 2022
Il golpista Ibrahim Traoré è stato nominato presidente del Burkina Faso. Il militare, secondo la dichiarazione ufficiale letta in tv dal suo portavoce, il capitano Kiswendsida Farouk Azaria Sorgho, è stato nominato “capo di Stato e capo supremo delle forze armate” in seguito al colpo di Stato (il secondo in un anno) che cinque giorni fa ha deposto Paul-Henri Damiba, a capo del governo di transizione. Lo scorso 30 settembre un gruppo di ufficiali guidato da Traoré ha preso il potere sospendendo la Costituzione e rimuovendo Damiba a causa della sua incapacità di far fronte alla rivolta armata nel nord del Paese africano. Traoré avrà il compito di fermare l’avanzata dei gruppi jihadisti, alcuni dei quali affiliati ad al Qaeda e altri allo Stato islamico, e riprendere il terreno perduto nel centro e nel nord del paese, ma soprattutto deve riprendere le redini di un esercito sfaldato che ha fallito la prova di difendere la popolazione e che, in molte circostanze, è stato artefice di massacri di civili, “effetti collaterali”, a detta loro, della lotta al terrorismo. minatosi capo di Stato di transizione, Damiba aveva promesso di fare della sicurezza la massima priorità, ma dopo una breve pausa gli attacchi si sono incrementati causando centinaia di vittime. Damiba, lo scorso 2 ottobre, ha accettato di dimettersi per poi riparare in Togo.
Ora al suo posto c’è Traoré. “Il capitano Traorè è il simbolo dell’esasperazione dei giovani soldati e degli uomini di alto grado, quelli che sono al fronte, al contrario degli ufficiali noti per amare i salotti accoglienti della capitale Ouagadougou”, ha spiegato Mahamadou Savadogo, un consulente per la sicurezza. Traorè è diventato il capo di Stato più giovane al mondo, 34 anni, davanti al presidente cileno Gabriel Boric (36). Il colpo di Stato in Burkina Faso si inserisce nella più ampia lotta per l’influenza tra Francia e Russia nell’Africa francofona, dove le ex colonie francesi si stanno rivolgendo sempre di più a Mosca. Traorè è un elemento in più nella messa in discussione dell’influenza francese nell’Africa Occidentale.
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