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Gas Germania, la folla a Magdeburgo grida: “Nord Stream! Nord Stream!” - VIDEO

La Germania teme la crisi energetica e il Price Cap, la folla riversatasi a Magdeburgo invoca il Nord Stream. Il FMI aveva dato il paese come tra i peggiori nel 2023 ma si rischia il default

07 Settembre 2022

L'inverno di ghiaccio si preannuncia rovente per gli animi degli imprenditori e dei lavoratori che rischiano di chiudere dall'Italia alla Germania fino a tutti gli altri paesi europei. E così ieri, una folla a Magdeburgo ha cominciato a gridare invocando il Nord Stream. Sicuramente un'invocazione al gas russo che fino ad oggi ha sostenuto il PIL tedesco di 3806 miliardi nel 2020 di dollari mentre nel 2021, secondo i dati dell'ufficio federale di statistica Destatis, nel 2021 c'è stato un incremento del 2,7%.

Gas Germania, la folla a Magdeburgo grida: "Nord Stream!"

L'indice IFO, che misura il sentiment nell'economia tedesca analizzando il parere di 7000 aziende tedesche è calato a 88,5 rispetto agli 88,7 del mese precedente, dati aggiornati al 30 agosto 2022. L'inflazione al 7,9% ha fatto il resto e sicuramente i 13 miliardi di euro che la Germania importa dalla Russia, fanno da volano alla propria economia, sostenuta da 2.706.739 aziende  nel 2019 è salito a 3,3 milioni nel 2021, del trentacinque percento del fatturato totale del paese e che impiega 16 milioni di persone, vale a dire il 60% della forza lavoro. Di tutte le imprese che conta la Germania, il 99%, sono piccole e medie imprese. Il tessuto aziendale che riveste la Germania è il primo in Europa per questa tipologia. A seguire c'è l'Italia. Ecco perché Italia e Germania soffriranno molto di più il caro energia rispetto ad altri paesi.
Ad oggi la Germania importa il 35% del gas russo e il 12% del greggio. Dopo il disastro di Fukushima la Germania ha chiuso gran parte delle centrali e ha lasciato attive soltanto due delle ultime tre rimaste. Negli anni precedenti la Germania elaborò un piano che l'avrebbe resa 100% sostenibile entro il 2050, recependo e attuando prima degli altri le direttive europee. Eppure oggi, con il tetto al prezzo del gas e al petrolio, la Germania è la prima nazione che potrebbe cadere. Finita già nel mirino del FMI, che la vede andare male nel 2022 e peggio nel 2023, i tedeschi rischiano di conoscere freddo e fame per la prima volta nella storia recente.

Gas Germania, per Cingolani l'Italia deve sacrificarsi

Con le bollette che aumenteranno fino a 15 volte rispetto ad un anno fa, la Germania e l'Italia rischiano il default. I risparmi degli italiani potrebbero andare in fumo vista l'inflazione dilagante e l'incontrollato aumento dei prezzi che ne potrebbe nascere. Eppure ad oggi Cingolani ricorda che gli italiani sono ancora disposti a fare sacrifici. E poi fa guerra con i russi che hanno "fatto soffrire i cittadini molto più rispetto al governo italiano".

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