26 Luglio 2022
Usa, 25 luglio 2022 - "Per tre ore lo sconfitto ex presidente ha guardato cosa accadeva seduto vicino allo Studio Ovale. Mentre lui era lì, agenti coraggiosi sono oggetto di tre ore di inferno medievale, circondati da una carneficina". Così il Presidente Usa Joe Biden sui fatti del 6 gennaio 2021a Capitol Hill.
Trump in quell'occasione, essendo stato sconfitto alle elezioni, aveva dichiarato di voler fare guerra giudiziaria all'avversario per "brogli elettorali". Nonostante in alcuni tribunali avesse avuto ragione (Peìennsylvania, Arizona e Georgia) negli altri stati i processi sono ancora in corso. La conclusione di questi processi potrebbe coincidere inoltre con le elezioni di mediotermine che, insieme al crollo di gradimento di Biden, all'avanzata russa in Ucraina, alla recessione alle porte di Washington potrebbe costituire un ulteriore elemento di congiuntura che vedrebbe Biden perdere le elezioni di medio termine. Tuttavia è bene precisare che, il paradosso americano vuole che, seppure dovessero scoprire che le elezioni sono state truccate, Trump e Biden non potrebbero tornare sul terreno di scontro per via giudiziaria, ma resterebbe in carica il presidente attuale fino alla fine. Tuttavia la conclusione dei processi sui brogli elettorali, potrebbe abbattere il sostegno popolare a Biden che già adesso è ai minimi storici.
Tuttavia la notizia dei brogli elettorali ha inasprito i rapporti tra democratici e Repubblicani, tanto che il partito democratico americano ha chiesto 1 miliardo di dollari di danni a Trump per diffamazione. Tra le accuse di Trump anche quella di aver usato una macchina per convertire i voti elettorali, una sorta di ponte di trasferimento di questi voti dai seggi locali al computer centrale. La macchina sarebbe stata prodotta da un'azienda riconducibile a Soros.
In America si sta discutendo anche di modificare le elezioni e introdurre la votazione con tessera d'identità e non con il codice a barre, ma il partito democratico si oppone perché a loro giudizio "viola la privacy.
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