15 Giugno 2022
La Cina ha completamente ignorato la privacy e la libertà di movimento durante la pandemia. E' quanto viene riportato dalla Deutsche Welle, o DW, l'emittente pubblica tedesca di radiodiffusione a livello internazionale.
Nel cervello del distretto di Pudong a Shanghai ogni sospetto caso di Covid è monitorato costantemente. “Abbiamo installato una rete di sensori davanti agli appartamenti. Quando questi registrano le persone positive uscire dagli appartamenti in violazione delle regole veniamo allertati. L’amministrazione locale e il dipartimento alla salute vengono poi informati e sono in grado di rispondere tempestivamente”
Ciò che è possibile da un punto di vista tecnologico viene eseguito, con poca considerazione della privacy. Critiche e proteste da parte del pubblico sono virtualmente inesistenti. “Abbiamo registrato gli edifici del municipio, gli appartamenti occupati, quelli liberi, quelli dove vivono anziani soli, quelli dove gli inquilini necessitano di assistenza. È tutto registrato nel nostro sistema, pronto a essere consultato in tempo reale”. Anche coloro che non buttano la spazzatura correttamente sono registrati. I residenti che non rispettano le regole sono registrati dalle camere da tre angoli differenti. Il cosiddetto “cervello” agisce rapidamente. Sia che si tratti di una macchina parcheggiata male o di pubblicità non richiesta, i trasgressori vengono puniti da poliziotti in pattuglia che sono collegati al sistema tramite un’app telefonica.
“Appena le squadre locali o i volontari trovano un problema possono riportarlo caricando una foto che attesti quale sia il problema. In seguito il sistema decide automaticamente a quali dipartimento indirizzare la segnalazione”
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