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Anghileri (Giovani Imprenditori Confindustria): "Fondare un’impresa è difficile: i giovani imprenditori chiedono più credito e investimenti strutturali"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Maria Anghileri, Presidente di Giovani Imprenditori Confindustria: "Servono più strumenti per crescere: venture capital strutturati, prodotti bancari innovativi e più risorse per istruzione, natalità e innovazione"

14 Giugno 2025

Maria Anghileri, Presidente di Giovani Imprenditori Confindustriain occasione del 54° Convegno Nazionale Giovani Imprenditori Confindustria è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.

54° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, cosa significa raggiungere questo traguardo?

"Significa che i giovani imprenditori italiani ci credono, continuano a investire e creare valore condiviso in Italia e siamo molto orgogliosi di rappresentare la voce di più di 10.000 imprenditori giovani che si sono ritrovati qui per parlare di innovazione, di crescita, di sviluppo."

Quali sono le principali sfide che devono affrontare questi giovani imprenditori?

"Sicuramente molto difficile per un giovane imprenditore italiano di prima generazione è innanzitutto riuscire a fondare un'azienda, perché, come abbiamo ricordato, è difficile fare un mutuo e comprare casa, figuriamoci accendere un finanziamento per costituire una nuova impresa. Inoltre è necessario un maggior supporto alla crescita, non solo in termini di prodotti bancari più innovativi, ma anche di supporto con un venture capital che sia più strutturato, come accade ad esempio negli Stati Uniti."

Dal punto di vista legislativo e governativo, quali migliorie possono essere apportate per supportare i giovani imprenditori?

"Noi abbiamo chiesto maggiori investimenti su quella che abbiamo chiamato la filiera futuro, che è fatta di istruzione, di natalità e di giovani imprese. Quindi il raddoppio degli investimenti pubblici dedicati a questi temi. Oggi solo il 9% della spesa pubblica è dedicato a ricerca, sviluppo e innovazione. Per noi è troppo poco."

Cosa si sente di consigliare a un giovane imprenditore in Italia?

"Io consiglio di continuare a crederci, a impegnarsi, perché il fatto che siamo ancora qui dopo 54 anni dimostra che, pur con tutte le difficoltà, ce la si può fare."

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